Tra case “passive” e nuovi dispositivi che tutelano la salute dei lavoratori. Trentino Sicurezza e Costruzioni Innovative: seminario a San Marino.
di Alessandro Carli
Un modus operandi che non si ferma sulla carta o si limita ad essere un semplice pensiero, bensì qualcosa di concreto, vero. Innovativo. Ma soprattutto attento alla sostenibilità. L’azienda Costruzioni Innovative di San Marino – che al suo interno sintetizza tre filosofie distinte e legate, ovvero le costruzioni ecosostenibili, l’efficienza energetica e i sistemi più avanzati di sicurezza negli ambienti di lavoro – già da qualche tempo, sta seguendo un prestigioso progetto. Una sorta di biglietto da visita che vale più di mille parole, e che si traduce in un edificio “passivo” classificato come CasaClima Nature, l’osmosi delle soluzioni più innovative nel campo dell’edilizia e della bioedilizia (il progetto, nel dettaglio, è visibile nel sito www.costruzioni-innovative.it). Cristina Bastogi, che assieme a Marco Vicini, guida l’azienda, spiega che “l’edificio, di fatto, è una casa familiare e verrà costruita nella Repubblica di San Marino. Il committente è una persone in linea con le nostre idee. Senza addentrarci troppo nei tecnicismi, la casa avrà un’impiantistica minima. Abbiamo lavorato quindi sull’involucro: le pareti sono curate nei minimi dettagli, per avere una dispersione di energia davvero minima. Il miglior impianto è quello che non c’è. Le prestazioni delle pareti sono in linea con le esigenze mondiali. Oggi le abitazioni, dal punto di vista energetico, sono un colabrodo, specie quelle che hanno qualche anno. Ristrutturando quindi un ‘costruito’, si può diminuire il consumo energetico di oltre 80 punti percentuali. Un 20-25% si ottiene attraverso gli infissi, un altro 20-25% dalle pareti, un 30% dal tetto e un 5-6% dal pavimento. Il progetto legato alla casa ‘passiva’ partirà a settembre. Il costo di circa il 15-20% in più rispetto agli edifici standard, viene velocemente recuperato. Senza poi dimenticare che il valore dell’immobile non si contrae nel tempo. Cosa che invece avviene per altri edifici”.
Il progetto pilota è un esempio concreto di come opera sul campo Costruzioni Innovative. “Organizziamo, ristrutturiamo e costruiamo secondo il principio della sostenibilità ambientale – prosegue Bastogi -. Crediamo sia importante realizzare un edificio in linea con la natura. Per questo utilizziamo materiali LCA, uno standard che presto verrà adottato in Unione europea. Si tratta, in estrema sintesi, di materiali che non producono inquinamento in tutta la fase della loro vita”.
Un’azienda innovativa non solamente per la sostenibilità degli edifici, ma anche per i sistemi di sicurezza in fase di costruzione e manutenzione. “Ci siamo addentrati sin da subito nel problema legato alla sicurezza dei lavoratori. Trentino Sicurezza ci ha dato un prodotto certificato, ma anche la formazione. Abbiamo seguito una serie di corsi per installatori e oggi siamo in grado di dare certificati di corretta installazione e di effettuare i collaudi degli edifici. Sotto il profilo normativo, non solo siamo in linea con le leggi sammarinesi, ma anche con quelle internazionali. La salute di un lavoratore è fondamentale”.
Costruzioni Innovative e Trentino Sicurezza
Costruzioni Innovative è partner di zona di Trentino Sicurezza, l’azienda leader che si occupa da oltre 10 anni di dispositivi anticaduta per lavoratori che operano in quota. Assieme hanno organizzato una ‘due giorni’ (il 4 aprile a Rimini in collaborazione con SGR, il 5 invece nella Repubblica di San Marino: sul Titano l’evento vedrà l’impegno di Costruzioni Innovative, GEM BB, l’Antincendio Sammarinese, Segreteria di Stato alla Sanità, Dipartimento di Prevenzione ISS e Osla).
Un seminario tecnico informativo dedicato a tecnici progettisti, direttori lavori, coordinatori per la sicurezza e agli interessati, e intitolato “La sicurezza nei lavori in quota: responsabilità del progettista e soluzioni”.
Salvatore Ruocco, amministratore di Trentino Sicurezza, partendo dal seminario, spiega l’importanza della salute dei lavoratori. “Progettiamo e produciamo sistemi anticaduta che rappresentano la risposta alle esigenze reali, con particolare attenzione alla libertà d’azione e al comfort dell’utilizzatore, senza dimenticare la sicurezza. Tutti i dispositivi anticaduta Trentino Sicurezza sono certificati secondo la norma UNI EN 795:2002 e sono marcati CE. Questo aspetto è importante perché da un lato si va a guardare alla sicurezza del lavoratore, che in questo modo sa di utilizzare elementi certificati, e dall’altro il committente. In Italia il committente o il proprietario di un immobile, in caso di manutenzione ordinaria del-l’edificio, diventa ‘datore di lavoro’ e quindi, in caso di infortunio, dovrà rispondere interamente al sinistro”. I dispositivi per la sicurezza ricordano quelli utilizzati dagli alpinisti durante le scalate in montagna. “Vi sono senza dubbio alcune assimilazioni – prosegue -. L’alpinista va in quota. Noi ci occupiamo di ‘cadute dall’alto’, quindi di lavori in quota, il che significa a oltre due metri dal piano di appoggio. I sistemi di sicurezza però hanno parametri diversi e non hanno la stessa efficacia né la stessa certificazione. La UNI EN 795:2002, per esempio, richiede che il punto di ancoraggio, allo strappo, abbia una resistenza di 10 quintali, mentre le linee vita di 22-23 quintali”. Importante è la ricerca e lo sviluppo di prodotti e strumenti innovativi per aumentare la sicurezza degli addetti ai lavori in quota. “In Trentino Sicurezza, all’interno dell’ufficio tecnico, lavorano cinque giovani ingegneri – conclude Salvatore Ruocco -. In tema di sicurezza in generale e in questo caso ‘in quota’, è molto importante riuscire a mettere sul mercato nuovi prodotti. Il dialogo con gli installatori è molto importante per capire le esigenze del settore. L’ultimo prodotto ideato è un sistema di aggancio per scale portatili che mette in sicurezza il lavoratore sin dal primo gradino”.