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San Marino, sanità: innovazione e attenzione alla gestione economica

da Redazione

Francesco Mussoni: “Rigore si traduce non solo nello spendere ‘meno’, ma nello spendere ‘meglio’, privilegiando quei progetti che non rappresentano un costo, ma un investimento per il futuro”.

 

di Alessandro Carli


Apertura all’estero, innovazione, fierezza e responsabilità nella gestione delle risorse economiche. Attorno a queste quattro traiettorie si muoverà l’impegno del segretario di Stato alla sanità, Francesco Mussoni.


Segretario, un dicastero strategico…


“Le responsabilità che mi hanno affidato hanno una grande incidenza sulla vita di ogni cittadino e sull’avvenire di tutti. L’evoluzione dipende e può essere fortemente influita da quella della società, dell’economia, del lavoro, dell’ambiente, della ricerca e della scuola. Proprio per questo, la loro gestione non può essere specialistica e ‘ghettizzata’, ma implica, al contrario, uno sguardo a 360 gradi e una visione chiara dell’avvenire. Vicinanza e visione saranno le attitudini che guideranno l’operato della Segreteria di Stato. Il contributo che la Segreteria di Stato potrà offrire a questa indispensabile trasformazione si declina intorno alle relazioni internazionali, l’innovazione e la formazione, la visibilità di San Marino, la solidarietà sociale e la gestione rigorosa delle proprie risorse”.


Partiamo dalle relazioni internazionali. Come intende muoversi?


“Il miglioramento delle relazioni internazionali costituisce un imperativo per San Marino nel suo insieme e per la Segreteria di Stato alla Sanità e alla Sicurezza Sociale. Quelle di sua competenza sono infatti ‘transnazionali’ per definizione, perché richiedono idee e risorse che vanno ben oltre i confini di un solo Paese. Credo occorra lavorare per valorizzare al massimo l’opportunità offerta a San Marino dall’insediamento di una sede dell’OMS, ma allo stesso tempo per beneficiare in maniera crescente degli accordi generali di cooperazione con l’Italia, l’Emilia Romagna e altre regioni limitrofe. Parimenti, è necessario intensificare il dialogo con l’UE e stabilire un numero crescente di collaborazioni bilaterali con altri piccoli Paesi, noti per la loro eccellenza scientifica, sanitaria e previdenziale”.


Innovazione e formazione.


“Un altro ambito in cui l’apertura al mondo è fondamentale è quello della Ricerca e Sviluppo. San Marino potrà avviare un dialogo più intenso e meglio strutturato con le aziende farmaceutiche internazionali, poiché è in grado di proporre condizioni operative, legislative ed economiche ottimali per le loro attività, in particolare per tutte le fasi di sviluppo clinico di un farmaco. L’Ospedale di Stato sarà al centro di queste iniziative. Uno degli obiettivi principali è infatti quello di dare nuovo slancio a tale istituzione, creando circuiti virtuosi capaci di generare riconoscimenti e motivazione per chi vi lavora e benefici concreti per la società sammarinese nel suo insieme. Per il reparto di pediatria, i lavori partiranno entro maggio, così come per il reparto di radiologia. L’avvio dei lavori per i laboratori di analisi è previsto per l’autunno, mentre le sale operatorie dovranno essere consegnate entro la fine del 2013”.


Importante è anche la solidarietà sociale.


“San Marino dispone di uno dei sistemi di sicurezza sociale più avanzati d’Europa, che tuttavia è indispensabile oggi adattare, nelle sue priorità e nelle sue modalità d’intervento, ai tempi che cambiano. Occorre innanzi tutto dar prova di solidarietà con le famiglie, in particolare quelle che sperimentano gravi difficoltà sanitarie, economiche o psicologiche attraverso programmi specifici per quei nuclei familiari toccati dalla perdita di un posto di lavoro, cui è necessario offrire sostegno psicologico e assistenza per indicare nuove prospettive. Vanno inoltre rimodulati e potenziati gli ammortizzatori sociali”.


Con un occhio ai costi.


“Rigore si traduce non solo nello spendere ‘meno’, ma nello spendere ‘meglio’, privilegiando quei progetti che non rappresentano un costo, ma un investimento per il futuro. Vanno certamente incrementate le attività capaci di generare reddito e aperte alle logiche del mercato, in particolare la libera professione dei sanitari e la redditività delle farmacie”.

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