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Caso Maxdo, in Commissione replica (indiretta) al Corsera

da Redazione

La riunione della commissione Affari esteri si è aperta ieri con due brevi comunicazioni da parte del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini; si è poi entrati nel vivo con l’intervento sul caso Maxdo.

SAN MARINO – La riunione della commissione Affari esteri si è aperta ieri con due brevi comunicazioni da parte del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, sull’“intesa raggiunta dal nostro governo con quello degli Stati uniti d’America per migliorare lo scambio di informazioni in materia di contrasto alla criminalità” e sulla “disdetta della convenzione postale con l’Italia, e relativo regolamento dato che abbiamo costituito l’Ente Poste”.

Subito dopo ha preso parola il consigliere di Sinistra unita, Alessandro Rossi, per chiedere spiegazioni in merito all’accordo con il Maxdo Group Limited e al caso Mps. E’ seguita la risposta del segretario di Stato Valentini.

Di seguito un riassunto dello scambio.

Alessandro Rossi, Su: “In questo mese sono successe cose su cui occorre riflettere e dare informazioni. Da un lato l’accordo con una società cinese, dall’altro il caso Mps hanno prodotto ripercussioni mediatiche che non hanno fatto bene al Paese. La politica deve essere in grado di esercitare capacità di analisi e di critica, ma l’opposizione non ha informazioni adeguate. Chiediamo dunque a Valentini di fornirci gli elementi necessari.

Questo non è il modo corretto di portare delle opportunità a San Marino, il Paese vive in sospensione, in attesa della nomina del governo italiano, ma intanto gli indicatori economici peggiorano. Ben venga l’azione diplomatica per avere come oratore ufficiale il segretario generale dell’Onu, ma non c’è capacità di affrontare le difficoltà. Quando si verificano certe offensive mediatiche è necessario valutare le correlazioni per una difesa corretta. Altrimenti si rischia un atteggiamento che non giova alla Repubblica. Il tavolo di confronto per lo sviluppo è importante, ma ne servirebbe anche uno di condivisione delle informazioni sensibili. Serve consapevolezza per affrontare un periodo difficile: subire supinamente delle offensive mediatiche non è un atteggiamento corretto”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Le questioni poste sono importanti e il governo sta preparando le risposte a una serie di interpellanze. Non era previsto un riferimento in questo ambito, ma non c’è nessuna reticenza. Sulla società cinese che si è affacciata sul nostro territorio non ho ora gli elementi per analizzare l’offensiva mediatica. Si tratta di un gruppo imprenditoriale noto, su cui sono state fatte verifiche anche da parte di Bcsm, e che sta valutando se ci sono le possibilità per aprire delle proprie attività nel settore bancario-finanziario. La situazione è ferma alla conoscenza da parte loro delle opportunità che San Marino favorisce, da parte nostra delle loro intenzioni alla luce di un piano industriale preciso. Non ci è stata inviata nessuna proposta dettagliata, la risonanza mediatica ha superato gli eventi. Per internazionalizzare la nostra economia dobbiamo dotarci degli strumenti adeguati.

In merito al caso Mps, tutte le istituzioni hanno documentato che non c’è coinvolgimento di San Marino. La vicenda si è sovrapposta alle inchieste di Forlì e da lì ci sono state delle deduzioni senza particolare fondamento. In Italia è in corso la campagna elettorale e San Marino rischia di essere ostaggio di questioni che non la riguardano. Intanto oggi un quotidiano nazionale parla in maniera più positiva. La ratifica degli accordi fiscali e l’uscita dalla black list saranno la base per un nostro riposizionamento a tutti i livelli, per una percezione più corretta da parte dell’esterno. Il lavoro della nostra diplomazia è ottimo e il Paese sta costruendo delle relazioni che cambiano la sua percezione, tuttavia il lavoro è in salita”.

 

A seguire fumata nera per la nomina del vicepresidente della commissione. Dai banchi della minoranza infatti non è stata raccolta l’offerta fatta dal presidente, Marino Riccardi (Psd). “Non vogliamo proporre un candidato all’incarico di vice presidente- ha spiegato Marco Podeschi dellUpr- come accaduto in passato, abbiamo comunque uno spirito fattivo di collaborazione, dimostrato anche con la nomina del presidente, ma non riteniamo opportuno nominare un vicepresidente”.
Si è quindi proceduto alla presa d’atto delle relazioni diplomatiche fra la Repubblica di San Marino e tre Paesi: Tuvalu, Fiji e Repubblica del Malawi.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Il congresso di Stato ha autorizzato l’apertura delle relazioni diplomatiche con questi tre Paesi. A seguito dei rapporti che abbiamo
nei diversi organismi internazionali, è emersa l’opportunità della definizione di accordi con Tuvalu, Fiji e Repubblica del Malawi”.
Antonella Mularoni, Ap: “Sottolineo che lo stabilimento di relazioni diplomatiche con il Malawi é stato sollecitato da San Marino for the Children che ha una struttura e opera in questo Paese. Questo atto può favorire la permanenza di sammarinesi che risiedono per diversi mesi in Malawi per la costruzione di una scuola ed è volto a favorire l’avvicinamento di un Paese al cammino della democrazia”.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “In questi giorni sono presenti 18 funzionari in Malawi proprio perché si sta inaugurando un centro costruito con i proventi raccolti a San Marino”.
Federico Pedini Amati, Ps: “Solo per compiacermi dell’inaugurazione di questi rapporti. Sottolineo che anni fa sono stato in questo Paese e ho avuto modo di vedere sul campo il lavoro iniziato da Forcellini e altre organizzazioni onlus sammarinesi molto attive nel Malawi”.

C’è stato poi il riferimento su nomine e revoche di rappresentanti diplomatici e consolari. Il segretario di Stato consegna ai commissari l’elenco che contiene due nomine, sette revoche, una cessazione di incarico e l’approvazione di una convenzione. Tra queste, la cessazione di incarico di Gian Piero Samorì, quale ambasciatore della Repubblica di San Marino in Francia. Quindi la nomina di Filippo De Maria, quale consigliere d’Ambasciata non residente nell’ambasciata della Repubblica di Cuba, e di Marina Pinto Olari dal Poggio, ambasciatore a disposizione. Revocati Giuseppe Roberti, Antonio Lazzaro Volpinari, Giuliano Giardi, Daniele Ceccoli, Marino Ercolani Casadei, Pier Luigi Cellarosi, Michel da Costa. Infine l’approvazione della convenzione con Francesco Polidori, quale ambasciatore non residente in India.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “A tutti i consiglieri ho consegnato un elenco nomine e revoche che sottopongo all’esame commissione. Le revoche includono chi si è
candidato nelle precedenti elezioni. Su tutto il discorso del quadro di nomine, revoche e conferme, la segreteria di Stato sta preparando un quadro generale, per vedere quali sono in scadenza, quali da rinnovare e no, per poter fare su questo, come governo, un riferimento
ù preciso alla commissione”.
Alessandro Rossi, Su: “Desidero approfondire la nomina di Marina Pinto Olari Dal Poggio  come ambasciatore a disposizione. per capire l’opportunità o meno di avere ambasciatori a disposizione, poi perché il dott. Roberti si è dimesso, ma non è stato revocato?”.
Marco Podeschi, Upr: “Chiedo chiarimenti su Filippo e Maria quale consigliere presso la nostra sede diplomatica all’Havana, poi di nazionalità italiana. Che necessità c’è di nominare un italiano come consigliere non residente a Cuba?”
Antonella Mularoni, Ap: “Rispondo per parte di mia competenza. Sull’ambasciatore a disposizione, faccio presente che in verità è una figura che si continua a prevedere anche nella nuova legge. In discussione piuttosto è stata la figura del console a disposizione che non esiste in diritto internazionale. Filippo De Maria è stato scelto perché avevamo molte persone accreditate su Cuba, molti italiani, alla fine é stata fatta pulizia ed è rimasto solo un ambasciatore che risiede a San Marino. De Maria spesso è a Cuba per la sua collaborazione con l’università, non a spese nostre. Poi ha un alto profilo culturale”.

            Si è poi passati all’esame dei vari accordi e convenzioni internazionali per la presa d’atto.

Accordo con il governo della Repubblica popolare cinese sullo scambio di informazioni in materia fiscale.

Alessandro Rossi, Su: “La data di sottoscrizione è due giorni dopo la delibera su Maxdo. Questa ha influito in qualche modo?”.

Antonella Mularoni, Ap: “Non c’entra nulla. L’accelerazione c’è stata perché le autorità cinesi volevano firmare un’intesa durante la mia visita ufficiale. Non c’è stato nessun contatto con la Maxdo in quell’occasione. Le due cose sono assolutamente disgiunte”.

 

Ritiro o modifica di riserve e dichiarazioni notificate in occasione del deposito degli strumenti di ratifica della Convenzioni europee di estradizione e di assistenza giudiziaria in materia penale, e della Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento al terrorismo.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Si tratta di un adeguamento a raccomandazioni che ci sono state fatte. Siamo stati sollecitati a togliere delle riserve”.

Alessandro Rossi, Su: “Il lavoro di adeguamento testimonia una capacità di analisi e azione importante. Diamo una valutazione positiva”.

Antonella Mularoni, Ap: “Sottolineo anch’io la positività di questa azione e la presenza attenta dell’Aif negli organismi internazionali. E’ un segnale che il Paese vuole perseguire con convinzione la strada della trasparenza e della collaborazione”.

 

Ultimo atto della commissione la concessione di permessi di soggiorno e residenze. Vengono approvati all’unanimità quattro permessi di soggiorno per minori con genitori conviventi more uxorio e 73 richieste di residenza dopo i cinque anni di permesso di soggiorno. Rimandate invece alla prossima seduta la richiesta di un permesso di soggiorno parentale e quelle di residenza (5) avanzate da imprenditori. In merito a queste ultime la commissione preferisce infatti darsi prima dei parametri più precisi.

Di seguito un riassunto del dibattito che ne è scaturito.


Permesso parentale

Marino Riccardi, presidente: “La richiesta è in assenza dei requisiti. Una donna ha sposato un sammarinese e ora è gravemente malata e richiede la presenza della madre. Non si tratta dunque di un ricongiungimento familiare. C’è la volontà di trovare una soluzione, ma senza scavalcare la legge e creando un precedente”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “La situazione esige una risposta veloce, dobbiamo capire che tipo di permesso dare, la legge non prevede questa tipologia”.

Andrea Belluzzi, Psd: “La domanda è priva di requisiti e va riformulata”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Il caso è acclarato, perché perdere tempo?”.

Guerrino Zanotti, Psd: “Oggi dovremmo dire no per legge. Prendiamoci il tempo per trovare un’altra strada, anche amministrativa”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Interrompiamo la seduta per trovare una soluzione”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Il problema è non creare precedenti. La legge all’articolo 9 prevede i permessi di soggiorno speciali che si possono avere per assistenza familiare. E’ tirato ma è un modo per dare una risposta subito”.

Antonella Mularoni, Ap: “Quel permesso va accordato in via amministrativa, non tramite la commissione. La signora è assistita, riparliamone a marzo per evitare un pastrocchio”.

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “La signora è assistita, se tardiamo 15 giorni non cambia nulla”.

 

Residenze

Marino Riccardi, presidente: “La richiesta di Giampaolo Cappiello non rientra nei requisiti, è solo un responsabile di sala”

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “La pratica è già passata dalla commissione, che ha chiesto un’integrazione. L’azienda sarebbe in difficoltà a trovare un’altra figura del genere ”.

Marino Riccardi, presidente: “Non credo ci siano problemi a trovare un sostituto”.

Marco Podeschi, Upr: “L’azienda è più vicina all’Italia che a San Marino”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Sarebbe bene rispondere pensando alla responsabilità che abbiamo. La richiesta è fatta per favorire un’attività in mano al 75% allo Stato”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Leggendo il curriculum rimango dell’idea del presidente, la domanda va respinta”.

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “Di fronte alle perplessità propongo la sospensione”.

Antonella Mularoni, Ap: “La domanda è fatta a fini fiscali. Però riguardiamola bene in vista della prossima seduta”.

Marino Riccardi, presidente: “Questa è la richiesta da parte di un socio al 45% in un’azienda con 11 dipendenti”.

Antonella Mularoni, Ap: “La precedente commissione aveva chiesto chiarimenti. Il governo deve fare un riferimento aggiornato”.

Marco Podeschi, Upr: “La pratica è del 2011, servono dati aggiornati”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Quale metro adottiamo per dare le residenze? La legge non prevede parametri precisi su numero di dipendenti e investimenti. Vogliamo che la commissione si dia dei criteri o valutare di volta in volta? Serve un meccanismo più standardizzato”.

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “La legge è discrezionale ma chiara. Troppa precisione creerebbe problemi. Per questo la commissione si pronuncia”.

Antonella Mularoni, Ap: “Da un lato c’è una legge nuova, dall’altro le situazioni sono diversificate. Per questo la precedente commissione si era data dei criteri di massima. 10 dipendenti, per esempio, è già un criterio importante. La maggioranza intende ragionarci e l’argomento potrebbe essere protagonista anche del tavolo per lo sviluppo. Va fatto un ragionamento serio e se eliminiamo la discrezione con parametri alti sarà utile per noi e per chi viene a investire”.

Alessandro Mancini, Ps: “E’ opportuno approfondire la pratica. In merito alla legge, quella del 2010 è stata un passo in avanti, ha messo ordine. Ora la disciplina va affrontata in maniera seria”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “E’ ragionevole ribadire i criteri della precedente commissione e aggiornarli in caso. Comunque la discrezione della commissione rimane. L’obiettivo è introdurre figure professionali di alto profilo e attrarre investimenti. Anche perché con gli accordi non possiamo sfruttare le residenze per fini fiscali”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Non sono contrario a concedere residenze. Abbiamo due mila disoccupati è inutile fare gli schizzinosi. La discrezione rimarrà in parte sempre, ma una regola generale serve per non dare due pesi e due misure”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Uno degli elementi da considerare sono i parametri su cui valutare la richiesta”.

Marino Riccardi, presidente: “La nostra volontà è creare investimenti e lavoro. Rimandiamo la discussione alla prossima seduta”.

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