Home NotizieSan Marino Maltrattamenti animali, San Marino: condannati due cittadini

Maltrattamenti animali, San Marino: condannati due cittadini

da Redazione

Soddisfazione dell’Associazione Sammarinese Protezione Animali: “E’ possibile perseguire e condannare coloro che maltrattano gli animali, li custodiscono in modo incompatibile con la propria natura, senza tenere conto delle loro esigenze primarie di benessere, nonché delle relative caratteristiche etologiche”.

 

Soddisfazione dell’Associazione Sammarinese Protezione Animali per le sentenze di condanna di alcuni giorni fa emesse dal tribunale a carico di due cittadini che custodivano in modo inadeguato animali da reddito e da compagnia. Con la Legge 25 Luglio 2003 n.101, presentata per iniziativa popolare e approvata all’unanimità, a significare l’aumentata sensibilità nei confronti della condizione degli animali, è stato introdotto nel Codice Penale, l’art. 282 bis col quale è possibile perseguire e condannare coloro che maltrattano gli animali, li custodiscono in modo incompatibile con la propria natura, senza tenere conto delle loro esigenze primarie di benessere, nonché delle relative caratteristiche etologiche.
La sensibilità delle persone riguardo alla condizione di vita degli animali ad oggi è notevolmente aumentata, come dimostrano le crescenti segnalazioni che ogni giorno pervengono all’APAS , denotando che non è più assolutamente possibile, tenere gli animali di affezione, da cortile o da reddito, ignorando completamente le loro esigenze biologiche.
Se cani e gatti hanno dalla loro anche specifiche norme che ne tutelano il rispetto e la corretta custodia, cosa che non ammette più per fare un esempio, certe vecchie abitudini di comodo, di tenere i cani da caccia stipati in gabbie maleodoranti, collocate nei luoghi più impensati e nascosti, spesso senza protezione dalle intemperie e possibilità per gli stessi di adeguato movimento giornaliero, per gli altri animali provvede l’art 282 bis CP. In base ai suoi contenuti quindi, è maltrattamento tenere polli, conigli, maiali e persino bovini, in allevamenti improvvisati, con spazi stretti, in stalle fatiscenti, gabbie insufficienti, dove i poveri animali siano costretti ad una convivenza forzata, alla mancanza assoluta di movimento… pensiamo ad esempio ai conigli (!) tenuti al buio ed esposti al caldo o al freddo.
Alla luce di queste sentenze auspichiamo che i cittadini possessori di animali da reddito o da cortile, aldilà delle leggi vigenti imparino a custodire i propri animali con umanità e rispetto, senza far mancare loro ogni giorno, acqua pulita, cibo, spazio adeguato, riparo dalle intemperie e dall’eccessiva insolazione.

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