Home NotizieSan Marino CSdL, investimenti straordinari per uscire dalla crisi

CSdL, investimenti straordinari per uscire dalla crisi

da Redazione

Settant’anni dopo San marino è all’interno di una crisi epocale e ha bisogno di un piano straordinario di investimenti. È quanto sottolinea il Segretario Giuliano Tamagnini nella lettera che accompagna l’invio della tessera CSdL 2013, in cui ricorre il 70° anniversario della nascita della CSdL.

 

 “Quest’anno ricorre il 70° anniversario della nascita della CSdL – afferma il documento –  fondata nel 1943. Una ricorrenza molto significativa e una tappa importante della storia della nostra organizzazione, che con i suoi dirigenti, gli attivisti, i lavoratori, si è resa protagonista dei principali processi di evoluzione del nostro paese, contribuendo con il proprio bagaglio di idee, di valori e di lotte sociali, alla costruzione delle radici democratiche di San Marino, e al raggiungimento di importanti conquiste sul piano del lavoro, dei diritti, della socialità, della legalità, dell’unità sindacale. Questa ricorrenza sarà celebrata con una serie di iniziative di carattere storico-culturale, che vedrà la partecipazione di importanti personalità in ambito sammarinese, italiano e internazionale”
Venendo ai temi di attualità, “San Marino si trova ancora nella fase acuta della crisi – scrive Giuliano Tamagnini – che ha creato una vera emergenza sociale e occupazionale, che colpisce soprattutto i cittadini più deboli, i giovani, i pensionati. Sul piano economico, è necessario varare con urgenza un piano straordinario di investimenti, destinando le necessarie risorse pubbliche, capace di creare nuovi posti di lavoro per i giovani e i disoccupati, e di tutelare quelli esistenti. Al contempo è necessaria un’azione a vasto raggio per ripulire completamente l’economia sammarinese”
Un punto forte delle rivendicazioni della CSdL è un “intervento urgente di solidarietà, tratto dalla fiscalità generale, per i cittadini che hanno finito gli ammortizzatori sociali e per i giovani in cerca di prima occupazione. Sappiamo che sono decine le famiglie sammarinesi che versano in condizioni di vera e propria povertà.”
“Siamo impegnati – prosegue Tamagnini – ad incalzare il Governo a varare finalmente una equa riforma fiscale, che metta fine alla diffusa elusione/evasione fiscale e patrimoniale presente in diversi settori del mondo del lavoro autonomo, cancelli ogni forma di disparità di trattamento tra frontalieri e residenti, e consenta di reperire, secondo criteri di giustizia sociale, nuove risorse per far ripartire lo sviluppo e consolidare lo stato sociale.
La CSdL, da sempre convita europeista, è impegnata a fornire il proprio attivo sostegno a favore del referendum (che dovrà svolgersi nel 2013) per l’adesione di San Marino all’Unione Europea; una prospettiva fondamentale per i cittadini, in grado di offrire maggiori opportunità di crescita per il paese. Occorre dare una soluzione equa alle problematiche dei lavoratori frontalieri, per i quali è necessario sia risolvere definitivamente l’annosa questione della tassazione italiana, attraverso una legge ordinaria del Parlamento, che cancellare l’odiosa tassa etnica introdotta dal Governo sammarinese con l’art. 56 della finanziaria 2011.”
“Altri obiettivi fondamentali – ricorda il Segretario Generale CSdL – sono: la riforma delle politiche del lavoro e la formazione, per promuovere in un quadro di pari opportunità il diritto al lavoro, soprattutto dei giovani; la lotta al lavoro nero e irregolare; il consolidamento dei servizi sociali per i lavoratori e le famiglie; una revisione della spesa pubblica che colpisca i centri di spreco, tutelando i servizi fondamentali, a partire da sanità e scuola; le politiche sociali per i pensionati; la riqualificazione della sanità e dello stato sociale; la sicurezza sul lavoro; la lotta al caro vita; il diritto alla casa; lo sviluppo delle energie rinnovabili; la tutela del territorio.”

CSdL

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