Home NotizieSan Marino San Marino, ANIS: tavolo strategico per lo sviluppo. Black list e concorrenza

San Marino, ANIS: tavolo strategico per lo sviluppo. Black list e concorrenza

da Redazione

Gli industriali, nel corso dell’incontro di venerdì scorso, hanno evidenziato il metodo di lavoro di cui ci si dovrà dotare diventa un fattore di estrema importanza.

 

Venerdì scorso con l’avvio dei lavori al tavolo strategico per lo sviluppo richiesto da ANIS e delle altre Associazioni di Categoria si è certamente manifestata la volontà di porre al centro la responsabilità di tutti i soggetti politici, economici e sindacali, per voler tutti quanti insieme contribuire ad indirizzare il nostro Paese verso un futuro migliore.

Non sarà un’impresa facile, perché il cambiamento è sempre difficile da attuare. Ma non vi è alternativa.

Per tornare a crescere le condizioni sono due: i nuovi accordi con l’Italia e la conseguente uscita dalla black list, e un’accettazione della concorrenza, puntando a cercare di essere sempre i migliori in quello che andremo a fare sia per quanto riguarda i servizi pubblici che per l’economia privata.

Ecco che, come ANIS ha evidenziato nel corso dell’incontro di venerdì scorso, il metodo di lavoro di cui ci si dovrà dotare diventa un fattore di estrema importanza.

Il tavolo per lo sviluppo non può rappresentare un’assemblea nella quale non si prendono decisioni, oppure l’ennesimo strumento per una mediazione al ribasso. Partire bene è fondamentale, solo con un metodo di lavoro efficace si può giungere ai risultati che tutti ci attendiamo per il rilancio della nostra economia. Il fatto che tutti quanti abbiano condiviso l’importanza di questo aspetto è la dimostrazione della consapevolezza maturata in questi anni di grandi diffuse difficoltà.

Dopo questa prima ricognizione generale, però, ci si deve subito rimboccare le maniche, e già dall’incontro della prossima settimana il lavoro dovrà entrare nel vivo.

È una questione di responsabilità. Ecco perché ANIS propone di “metterci la faccia”, tutti quanti. La richiesta della nostra associazione infatti è di rendere noti, al Consiglio Grande e Generale e al Paese, i nomi e i cognomi di tutti coloro che, volta per volta, in rappresentanza delle singole associazioni o partiti politici, prenderanno parte ai lavori di questo organismo.

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