Il numero di senzatetto e’ salito a livelli senza precedenti per un paese europeo: le stime ufficiose parlano di 40 mila persone. E’ l’effetto della crisi greca e in molti pensano delle misure draconiane che il governo ha messo in campo in cambio degli aiuti europei per non far fallire lo stato. La Grecia, comunque, secondo i ministri finanziari dell’area euro riuniti ieri sta rispettando i suoi impegni, ottenendo così il via libera al pagamento della prossima tranche il 21 febbraio.
Ma c’è nuova tipologia di clochard, i cosiddetti “nuovi senzatetto”, ovvero persone (tra cui molti ex professionisti) che hanno perduto la casa dove abitavano esclusivamente a causa della crisi economica.
Il quinto anno di crisi economica in Grecia ha visto crescere considerevolmente il numero di persone che vivono in strada: ormai sono più di 20.000. Il dato forse più impressionante è che una persona su cinque tra i “nuovi” senzatetto è titolare di un diploma universitario, secondo un sondaggio condotto da Klimaka – una Ong ateniese e ripreso dal quotidiano Ekathimerini.
Klimaka offre alloggio e assistenza ai senzatetto. Ha raccolto un po’ di dati sul fenomeno: 7 su 10 vivono nelle strade da almeno un anno, 4 su 10 sono stati aggrediti e derubati almeno una volta, mentre una donna su cinque è stata vittima di abusi sessuali. I risultati della ricerca, realizzata su un campione di 218 persone senza fissa dimora, sono stati presentati ieri in una conferenza stampa nella capitale greca.
Emerge un quadro pesantissimo: cresce la disperazione tra coloro che non hanno più una dimora fissa e che ha provocato la nascita di una nuova tipologia di clochard, i cosiddetti “nuovi senzatetto”, ovvero persone (tra cui molti ex professionisti) che hanno perduto la casa dove abitavano esclusivamente a causa della crisi economica e che non sono né drogati né mentalmente instabili.
La maggior parte degli intervistati fino a un anno fa lavorava in attività tecniche, nel settore delle costruzioni, in imprese private o erano lavoratori autonomi, secondo il sondaggio di Klimaka da cui risulta che il sesso più a rischio di finire per la strada è quello maschile in quanto 8 senzatetto su 10 sono uomini.
Più del 30 per cento degli intervistati ha detto di essere divorziato, mentre quasi la metà (47,2%) ha dichiarato di avere figli. 7 su 10 hanno affermato di aver perso la casa negli ultimi due anni, da quando la crisi economica ha cominciato a prendere piede, e da altrettanto tempo oltre la metà di loro dorme per le strade del centro storico di Atene
La metà degli intervistati ha detto di vivere con meno di 20 euro al mese, mentre sei su 10 hanno ammesso che le loro famiglie sono a conoscenza della loro situazione ma che nella maggior parte dei casi se ne disinteressano. La metà dei senzatetto interpellati ha anche detto di non avere amici, mentre il 18% ha dichiarato di aver tentato il suicidio almeno una volta.
L’accesso all’assistenza sanitaria gratuita per i clochard è spesso una chimera, spiega il coordinatore di Klimaka Ada Alamanou. “La gente viene da noi con gravi problemi di salute e senza poter usufruire del servizio sanitario nazionale, e il personale ospedaliero ci ha detto di avere precise disposizioni di non trattare questi casi,” ha detto Alamanou. Ai nuovi senzatetto è stato chiesto di chi sia la colpa per la situazione in cui si trovano a vivere: quasi la metà degli intervistati (47,6%) ha risposto “i politici”, mentre un quarto (25,7%) ha detto che sono “tutti i Greci” a essere responsabili
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