Loretta Menicucci: “Non è più sopportabile la concorrenza sleale. In questo periodo sembra che aleggiano un giustificazionismo e una tolleranza inaccettabile. Non dobbiamo sopportare persone con comportamenti scorretti”.
L’Unione Nazionale degli Artigiani Sammarinesi (UNAS) torna ad accendere i fari sulla lotta all’abusivismo e al lavoro nero. E chiede al governo un giro di vite contro un fenomeno che nuoce gravemente all’economia sana e onesta.
“Servono dunque controlli più efficaci e mirati, specie sui settori più esposti al fenomeno”. Entra nel dettaglio delle proposte dell’Associazione il presidente Loretta Menicucci. “Su tutti quello edile, dove ci sono aziende che reclutano manodopera abusiva e per il quale non si è ancora spento l’eco dei dubbi sui azioni sleali atte ad ammorbidire la sorveglianza su alcuni cantieri.”
Ma non è solo il comparto edile a preoccupare UNAS. Il lavoro nero si annida infatti in diversi ambiti, come nel settore della cura della persona, tra parrucchieri ed estetiste che operano in casa, magari come “secondo lavoro” o lavoro alternativo. E proprio nelle abitazioni sembra sia inibito l’accesso agli ispettori che si occupano dei controlli.
Insomma il fenomeno è ampio e variegato e UNAS invoca misure concrete. E’ necessario, incrementare i controlli, anche per tutelare i sammarinesi che hanno rischiano di perdere il lavoro e, soprattutto, per stroncare la concorrenza sleale.
Nel momento in cui si chiedono sacrifici a imprese serie, non si può tollerare la concorrenza sleale: “Occorre fermare il fenomeno”. UNAS propone dunque all’Ufficio del lavoro di rivedere e concordare le regole di ingaggio per combattere e prevenire comportamenti scorretti e abusi. Non si possono tollerare imprenditori sleali!
E contro l’abusivismo si stanno muovendo in prima persona i membri del Consiglio Direttivo dell’U.N.A.S. per raccogliere firme e depositare nel prossimo semestre reggenziale un’Istanza d’Arengo, che sarà promossa all’interno delle imprese, per tutelare le aziende oneste che già sono vessate dalle tante difficoltà che ci sono in territorio.