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SMIAF Project intervista Dario Fo

da Redazione

La proposta: costruire il video messaggio della campagna “LOVE YOUTH FUTURE” del FORUM EUROPEO dei GIOVANI.

Una piccola spedizione dello SMIAF Project viene accolta a Milano dal maestro Dario Fo, che dopo la sua permanenza in Repubblica questa estate, ha conosciuto tutto lo staff dello SMIAFestival dei Giovani Saperi. Allo stesso tempo, grazie ai rapporti internazioni ed europei, lo SMIAF incontra, a Bruxelles, il Forum Europeo dei Giovani (EYF), tramite l’amico Nicolas Bucci. Da qui nasce una bella chiacchierata su cosa sono le politiche giovanili oggi, ma soprattutto su cosa dicono i giovani in questo tempo, e quali le loro aspettative, desideri e preoccupazioni per il futuro. A questo punto, Giuseppe Porcaro, segretario dell’EYF racconta della campagna “LOVE YOUTH FUTURE” (www.loveyouthfuture.eu) che punta a far conoscere, tramite dati, esperienze, e report, qual è la situazione reale dei giovani in Europa. Per tanto gli obiettivi della mobilitazione europea punta a ricordare ai politici europei che dalle prossime decisioni dipenderà il futuro di milioni di giovani e dei loro sogni, delle possibilità e/o dei progetti personali e professionali che potranno eventualmente realizzare.

Da qui nasce l’idea di unire le forze e trovare chi può lanciare un messaggio chiaro e profondo a tutta l’Europa per far sì che non venga posto alcuni dubbio sul fatto che investire sui giovani sia la priorità di un Paese, di una comunità così come di una intera Unione di Paesi. Nello specifico, infatti, l’Unione Europea sta decidendo in questi giorni il budget e le strategie per affrontare le sfide del nuovo periodo 2014-2020: occupazione, ricerca ed innovazione, così come educazione e sviluppo sostenibile, insieme ad inclusione sociale ed economica. Per sottolineare che investire meglio, e non solo di più, sui giovani sia la chiave per queste sfide, lo SMIAF ha chiesto a Dario Fo di aiutare i giovani europei nell’impresa e lui ha accettato.

In un momento così particolare, l’Italia, grazie a San Marino, lancia un messaggio importantissimo a tutti i 27 Stati Membri dell’UE. Ci piacerebbe che questo messaggio per l’Europa possa essere anche un input per la politica interna sammarinese e l’intera cittadinanza, affinché  San Marino possa diventare un paese di politiche virtuose per i propri cittadini e il loro futuro, magari di esempio anche per l’Europa.

 

Di seguito due domande poste al Maestro, che vi riportiamo in versione ridotta. L’intera intervista verrà pubblicata a breve sul sito SMIAF, Il magazine YO! dell’European Youth Forum e Inchiesta ON LINE ed. Dedalo.

Ecco alcune domande:

SMIAF. La sua storia ci insegna che il teatro è una palestra per diventare cittadini.  Potrebbe essere proprio presa come un luogo dove formarsi al senso di cittadinanza.

DF: Bisogna uscire dallo schema di pensare che la scuola di teatro sia ciò che scontatamente possiamo immaginare: il palcoscenico, le luci, la proiezione, la solita scenografia strutturale,..bisogna invece andare oltre, domandarsi come coinvolgere le persone, come raccoglierle per la strada. Spesso situazioni informali e non formali raccolgono persone interessate, disponibili, attente, mentre canali ufficiali e spesso istituzionali non hanno alcun risultato in questi termini. Un giorno ricordo di non essere andato in scena perchè mi resi accorto che il pubblico presente era completamente allo scuro rispetto a ciò che sarebbe andato in scena. Ho chiesto a qualcuno dei presenti di cosa avrebbe trattato. Scoprii che nessuno era venuto per vedere lo spettacolo ma magari trascinati, o per altri motivi di visibilità sociale. Non ho fatto spettacolo. Questo anche perchè spesso nei circuiti tradizionali ed istituzionali chi si occupa di promuovere il teatro così come la cultura non sa fare il proprio mestiere, manca di competenza, passione per coinvolgere le persone. Magari sono buoni accademici, ma far appassionare la gente è un altro mestiere, insegnare ai giovani ad acquisire coscienza critica e creativa è altro, guidarli ad uscire dagli schemi è un’altra storia. Parlare ad un pubblico, affascinarlo fino al punto di farlo entrare in teatro e poi là discutere in che modo, di cosa, tutto questo è una inchiesta anche per capire di cosa ha bisogno la gente.
Voi avete fatto delle inchieste serie e precise, profonde e rigorose per capire cosa vogliono i giovani? di cosa hanno bisogno? Chi abbiamo di fronte, in che spazio vivono, in che storia e contesto? Noi abbiamo viaggiato tutto il mondo con gli spettacoli, da nord a sud per capire chi era la gente, dove viveva, come..

SMIAF_Quale motivo citerebbe e menzionerebbe all’Unione Europea per convincerla ad investire ancora di più sui giovani?

DF: Bisogna che ci siano delle strutture, dei progetti precisi. Non è a pioggia che dai dei soldi per risolvere i problemi, bensì è importante preoccuparsi di dare strumenti a giovani maestri, e ce ne sono molti, che si possano preparare per questo e quindi avere spazi, luoghi e mezzi, così come far sì che all’interno della propria organizzazione ci siano persone, giovani che possano realizzare un lavoro di questo genere. Spesso nei teatri non c’è mai un tecnico disponibile che deve, tra l’altro saper far tutto. E bisogna saper far tutto, ma ancora di più bisogna saper insegnare ai giovani la tecnica del teatro e quindi assicurare un ricambio. Questo non esiste ancora. Ognuno, attore o regista che sia, sta nella propria cupoletta, nel proprio spazio senza sapere nulla di altro. Miserevoli quelli che hanno una professione solo e di quello che succede intorno non sanno nulla. Un giovane deve aprire la propria conoscenza, deve conoscere la condizione del proprio tempo anche perchè se no rischia che poi dietro non c’è nulla, solo il mestiere, la conoscenza, ma nessuna idea o fantasia.

Un ringraziamento speciale a Dario Fo, che trova sempre il tempo per ascoltarci, discutere e confrontarsi.

Potete vedere il messaggio di Dario Fo sui canale di Youtube del European Youth Forum e della campagna ” LOVE YOUTH FUTURE” https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=nv3lb-xB_jQ
e/o sul sito dello SMIAF www.smiaf.org, e nelle sue pagine Facebook.

SMIAF Project

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