Non bastavano gli strali passati dell’ex Ministro Giulio Tremonti: a rintuzzare il fuoco, oggi, ci si è messa anche la lista dell’ex magistrato.
Una cosa è certa: la Repubblica di San Marino è vista ancora (sic!) come una minaccia. Non bastavano gli strali passati dell’ex Ministro Giulio Tremonti: a rintuzzare il fuoco, oggi, ci si è messa anche la lista Ingroia. E’ quanto emerga da un articolo scritto sul Nuovo Quotidiano di Rimini. “Pericolosa e penalizzante” per l’Italia la vicinanza di San Marino. Così si sono espressi i rappresentanti della lista “Rivoluzione Civile” in una nota, all’indomani delle notizie sui rinvii a giudizio dei vertici del Credito di Romagna-Istituto bancario sammarinese. “Fermo restando che ognuno è innocente fino a prova del contrario – scrivono i membri della lista di Ingroia – non possiamo non pensare che di fronte ai provvedimenti attivati, un alto rappresentante del mondo economico di questo territorio, quale è Manlio Maggioli, per una mera questione di opportunità, legata anche alla sua lunghissima permanenza su quella poltrona, dovrebbe dimettersi”. “Crediamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che questa vicenda dimostri quanto sia pericolosa e penalizzante, per la provincia di Rimini, la vicinanza con San Marino. Nessuna remora nei confronti di chi, in quello Stato, lavora onestamente, e con essi sarà sempre nostra intenzione collaborare. Ma pare indubbio che certi soggetti economici presenti sul Titano incentivino quel retroterra, che purtroppo anche nel riminese esiste, di insofferenza per le tasse e per la regolarità contributiva” aggiunge la lista dell’ex magistrato.
