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Righi e la cucina di San Marino aprono il Milano Food&Wine

da Redazione

Per quattro giorni Milano diventa la capitale della cucina mondiale, grazie agli eventi creati da una delle più importanti firme del giornalismo enogastronomico italiano: Paolo Marchi. Si comincia domani (9 febbraio) con il “Milano FOOD&WINE Festival” e si termina martedì (12 febbraio) con l’ultima giornata della decima edizione di “Identità Golose – The International Chef Congress”, eventi ambedue ospitati nella ex fiera Milano City.

Di scena decine di chef provenienti da tutto il mondo, considerati quanto di meglio, è oggi in grado d’offrire la grande cucina internazionale. E e ad aprire la kermesse gastronomica meneghina sarà la cucina di San Marino e della Romagna.

A presentarla lo chef del Ristorante Righi di San Marino, Luigi Sartini, per il sesto anno consecutivo premiato con la stella della “Guida Michelin” per la qualità della sua cucina. Preparerà e fare assaggiare al pubblico uno dei piatti classici del suo ristorante: dorso di coniglio allo scalogno romagnolo con tortino di passatelli ai cardi e formaggio di fossa con salsa al passito.

“La ricetta interpreta in modo creativo e nuovo dei veri classici della cucina della mia terra – spiega Luigi Sartini – c’è il coniglio materia prima usata in molte ricette della Romagna e poi i passatelli e il formaggio di fossa, due altri classici del territorio. Ma sono presentati in una forma e con una preparazione particolare”.

“Siamo molto felici di tornare ancora una volta da Paolo Marchi – spiega il “patron” del locale, Roberto Righi – siamo la dimostrazione di come anche a San Marino esista una ristorazione di qualità. Oggi nel nostro ristorante offriamo anche la possibilità di gustare i piatti di Luigi, anche in modo semplice e veloce al primo piano del nostro ristorante. Si può fare prima o dopo il cinema o nella pausa pranzo di una giornata di lavoro. E’ un modo per mangiare bene ogni giorno, accompagnando tutto da un buon vino al bicchiere, scelto dal maitre Giacomo Paganelli. Il tutto a costi più che abbordabili”.

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