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Congresso di Stato, oggi si insedia il tavolo sullo sviluppo economico

da Redazione

Tavolo sullo sviluppo economico che si insidierà oggi, rifoma tributaria, introduzione dell’Iva, visita all’ONU al centro del Congresso di Stato.

“Si insedierà oggi, venerdì 8 febbraio, alle ore 15, il tavolo di confronto sullo sviluppo economico, previsto dalla Legge di Bilancio. Nella riunione –  afferma la nota – il Congresso di Stato ha affrontato l’argomento, ragionando su temi e modalità di svolgimento degli incontri”.

Novanta i giorni di lavoro entro i quali il tavolo dovrà formulare proposte per l’elaborazione di un piano strategico pluriennale di sviluppo economico; 20 gli attori convocati, in rappresentanza di Associazioni di categoria, Organizzazioni sindacali, professionali e bancarie, Partiti politici, Membri di Governo.

“Proprio per ragioni legate al numero elevato dei partecipanti, al fine di rendere fin da subito operativo il confronto al tavolo prenderà posto un rappresentante per Organismo; ulteriori tavoli tecnici specifici per argomento saranno attivati in seguito. “Il Governo crede molto nel concorso di tutte le organizzazioni coinvolte per riscrivere una nuova pagina dello sviluppo economico di questo Paese e ripartire”. Così il Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici, che ha espresso anche un auspicio: “confidiamo che tutte le rappresentanze sentano il peso di questo passaggio, che disegna un nuovo quadro economico del Paese”.

“Felici ha continuato elencando gli impegni presi dall’Esecutivo. Innanzitutto la riforma tributaria, il cui testo già passato in I lettura nella precedente legislatura costituirà la base di partenza sulla quale il Governo attiverà un ulteriore confronto con le parti sociali, allo scopo di concretizzarla nei tempi più brevi possibili; l’introduzione dell’IVA, per la quale l’Esecutivo istituirà un apposito gruppo tecnico di lavoro con il compito di valutare l’impatto del nuovo sistema di imposte indirette e le eventuali difficoltà in fase di applicazione soprattutto su comparti specifici, quali il commercio al dettaglio e i servizi. Sulla Patrimoniale, Felici ha assicurato che ogni confronto fra le forze di maggioranza e quelle di opposizione sarà utile per la definizione di un testo di decreto cui il Governo sta lavorando e che sarà regolamentato dalle norme vigenti. Anche slittamenti temporali dei termini saranno fissati per legge, secondo metodi condivisi e senza distorsioni.

Soddisfazione per la trasferta newyorkese è stata espressa dal Segretario di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini. La visita alla Fratellanza sammarinese in occasione della celebrazione della Festa di S. Agata e l’incontro con 300 dei suoi membri ha confermato come questo genere di appuntamenti è “sempre significativo, mai scontato, quale segno di un legame forte che continua”. “E’ nell’unità” – ha proseguito Valentini – “che occorre oggi ricercare la soluzione a problemi che ci accomunano”. In questo San Marino riconosce nei suoi concittadini ovunque residenti nel mondo una grande opportunità.

A New York Valentini ha incontrato anche lo staff della Missione Permanente di San Marino presso l’ONU, guidata dall’Amb. Bodini, per fare il punto degli impegni che vedono coinvolta la Repubblica. In primis l’ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, organo del quale San Marino è Stato membro dal 1° gennaio: un’occasione privilegiata per la Repubblica che riafferma, anche in questo modo, il suo ruolo attivo nell’Assise mondiale per eccellenza. Un ruolo del quale lo stesso Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, si è compiaciuto nel cordiale incontro avuto con Valentini lunedì scorso. Un’attestazione di stima e di riconoscimento della sua importante funzione internazionale quale segno della considerazione di cui il nostro Stato gode, che va oltre le sue dimensioni. In tal modo San Marino dialoga con i Grandi e si fa mediatore, forte dei valori universali di tradizione democratica e storica di cui è depositario. Così è anche per l’impegno che si è assunto, insieme ad altri Stati, a portare il proprio contributo per la rivitalizzazione dell’Assemblea Generale e delle Nazioni Unite nel loro complesso”.

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