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USL: al centro il lavoro e il lavoratore

da Redazione

Lo scorso Gennaio in Francia sindacati e associazioni datoriali hanno siglato un accordo volto a sostenere una ripresa del modello economico francese, cercando di raggiungere nuovi equilibri tra competitività delle imprese e tutela dei lavoratori. Il dialogo e la concertazione tra le parti sociali hanno portato alla stesura di un accordo piuttosto ampio che contempla diverse misure, tra cui un conto-formazione universale, esenzioni per assunzioni di giovani a tempo indeterminato, agevolazioni per il part-time e accordi di solidarietà tra lavoratori e datori di lavoro.

Spicca però il forte coinvolgimento diretto dei lavoratori nei processi produttivi previsto da tale accordo: i rappresentanti dei lavoratori avranno infatti la possibilità di entrare all’interno dei consigli di sorveglianza delle aziende, attuando il modello sindacale duale.

Anche in Italia pare ci si prepari ad un cambiamento di rotta in tal senso: è esemplificativo infatti che la CGIL nel “Piano del Lavoro 2013” presentato pochi giorni fa, parli di sviluppo della democrazia sindacale e sperimentazione di forme di partecipazione dei lavoratori alle scelte delle imprese, alla definizione degli obiettivi, alla loro realizzazione.

La nostra organizzazione da sempre sostiene che la ripresa economica del nostro Paese debba passare attraverso il dialogo tra le parti sociali e una maggiore condivisione degli obiettivi all’interno delle aziende. Il verbale di rinnovo del contratto collettivo Industria firmato da USL e OSLA nel Novembre scorso è una chiara testimonianza di tale visione e, sempre perseguendo un’ottica di valorizzazione delle risorse umane, l’USL nel corso del 2013 organizzerà dei corsi di formazione rivolti ai lavoratori. L’intento è quello di fornire gli strumenti e le competenze adatte per avere un quadro complessivo del mondo del lavoro sammarinese, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza dei propri diritti e stimolare una più attiva partecipazione all’interno delle proprie realtà produttive.

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