“Tassa etnica” e franchigia al centro dell’ufficio di presidenza del CSIR San Marino, Emilia-Romagna e Marche. Ma anche Iniziative di studio sul lavoro frontaliero e lo sviluppo della contrattazione collettiva mettendo in luce le buone pratiche realizzate e i positivi risultati fin qui conseguiti.
“Si è tenuto nei giorni scorsi l’ufficio di Presidenza del CSIR San Marino, Emilia-Romagna e Marche con all’ordine del giorno il piano di azione da realizzarsi entro Giugno 2013. La discussione all’interno dell’organismo di coordinamento Sindacale, ha evidenziato come la crisi che stiamo attraversando sta modificando in profondità l’intera area economica in cui lavorano oltre 5.400 Frontalieri.
Questo sta determinando l’urgenza di una rivisitazione delle protezioni sociali, nonché alla legislazione che attiene allo Status di frontaliere, ed una più attenta analisi del lavoro frontaliero, aggiornando gli strumenti a disposizione per rispondere meglio alla tutela degli interessi e ai bisogni che rappresentiamo, in questo tempo di crisi.
A tal fine il Csir ha deciso di dedicare un apposito Focus di approfondimento, coinvolgendo tutti gli attori che possono portare un contributo di analisi, studio e proposta, per costruire percorsi e nuove soluzioni da portare all’attenzione ed al confronto di tutti i soggetti, economici, politici ed istituzionali operanti nelle aree interessate.
Si rende infatti necessario ed urgente porre un argine alla crescente mancanza di lavoro che ad oggi ha bruciato oltre 500 posti lavorativi nel Territorio Sanmarinese, un’ attenta analisi del possibile modello di sviluppo e di interazione economica e produttiva nel territorio.
Primo importante tassello di questo progetto sarà un seminario relativo al lavoro frontaliero e allo sviluppo della contrattazione collettiva, mettendo in luce le buone pratiche realizzate e i positivi risultati fin qui conseguiti. Questo percorso viene realizzato con l’accompagnamento e partecipazione attiva della Confederazione Europea dei Sindacati.
Si è inoltre ribadito la necessità proseguire l’opera di sensibilizzazione sui temi dell’articolo 56 cosiddetta “tassa etnica”, e della franchigia fiscale, correggendone la formulazione prevista dalle norme attuali, che deve essere rivista al più presto, e in tal senso si rinnova l’appello ai candidati al Parlamento.
Il CSIR ritiene prioritario e non più rinviabile arrivare alla emanazione da parte del Parlamento italiano di un apposito provvedimento legislativo che risolva definitivamente la questione fiscale dei frontalieri, affermando in maniera equa e garantista il trattamento fiscale per questi lavoratori, superando in tal modo la provvisorietà delle leggi annuali, evitando incertezze, errori e provvedimenti spot.
Sul piano operativo, l’Ufficio di presidenza ha attivato una serie di incontri con le istituzioni Italiani e Sammarinesi, i cui risultati saranno poi rappresentati e discussi con i lavoratori frontalieri e le loro Associazioni a breve”.
Il Presidente CSIR Massimo Fossati