Infllazione a + 2,6%. Imprese in Repubblica, a dicembre 2012, pari a 5.307 unità, – 5,4% su dicembre 2011. Nel 2012 l’afflusso turistico è stato di 1.869.393 visitatori (-8,3% rispetto al 2011); in dicembre diminuzione del -12,6% sempre rispetto allo stesso mese del 2011. In termini di importo liquidato, il ricorso alla cassa integrazione guadagni per i primi dieci mesi del 2012 ha fatto registrare un incremento del +20,0% rispetto al 2011. Sono alcuni dei dati del Bollettino di statistica IV trimestre (ottobre-dicembre) 2012.
Infllazione a + 2,6%. Imprese in Repubblica, a dicembre 2012, pari a 5.307 unità, – 5,4% su dicembre 2011. Nel 2012 l’afflusso turistico è stato di 1.869.393 visitatori (-8,3% rispetto al 2011); in dicembre diminuzione del -12,6% sempre rispetto allo stesso mese del 2011. In termini di importo liquidato, il ricorso alla cassa integrazione guadagni per i primi dieci mesi del 2012 ha fatto registrare un incremento del +20,0% rispetto al 2011. Sono i dati del Bollettino di statistica IV trimestre (ottobre-dicembre) 2012. A dicembre 2012 i disoccupati totali ammontano a 1.332 unità (+217 rispetto a dicembre 2011); di questi, 1.022 sono disoccupati in senso stretto (+235 rispetto a dicembre 2011), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Sono alcuni dei dati del Bollettino di statistica IV trimestre (ottobre-dicembre) 2012.
“L’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica comunica la sintesi dei principali aggiornamenti dei dati statistici. Popolazione – A dicembre 2012 la popolazione residente risulta pari a 32.471 unità, di cui 15.965 maschi (49,2 %) e 16.506 femmine (50,8 %). L’incremento annuale è dello 0,9% (a dicembre 2011 la popolazione residente era pari a 32.193 unità). La popolazione presente, comprendente anche i soggiornanti ammonta a 33.562.
Negli ultimi cinque anni l’età media della popolazione presente è aumentata passando da 41,36 anni nel 2008 a 42,25 anni nel 2012; se scendiamo più nel dettaglio e confrontiamo l’età media degli uomini con l’età media delle donne, constatiamo che per i primi l’età media è più bassa (nel 2011 41,1 anni i maschi contro i 43,34 anni delle femmine). Il castello di San Marino dimostra di essere il castello più anziano con un’età media di 45,88 anni, mentre il castello più giovane è Acquaviva con un’età media di 39,88 anni.
Le cittadinanze straniere più presenti sul nostro territorio, oltre a quella italiana con 4.880 individui, sono quella Ucraina (334 individui) e quella Rumena (228 individui) ed, in modo particolare, il numero delle femmine supera notevolmente il numero dei maschi.
I nati vivi nell’anno 2012 ammontano a 292 bambini (- 33 rispetto al 2011), dove la maggior frequenza si ve-rifica nella fascia d’età della madre tra i 31 e i 35 anni (con 114 nascite). Nell’ultimo decennio, il numero di nati vivi è rimasto abbastanza costante registrando comunque un picco massimo di 349 nascite nel 2008 e un minimo di 292 nel 2012. Nel decennio 2003-2012, il parto spontaneo è la tipologia di parto più frequente (2.118 parti totali), minore è, invece, il numero di parti cesareo (993 parti totali), dove rispettivamente rappresentano il 62,57% e il 29,34% dei parti totali. Per quanto riguarda, invece, il genere di parto, la mag-gior parte è semplice (3.164 nati vivi totali), mentre i parti plurimi sono una piccola minoranza (93 nati vivi totali).
I matrimoni celebrati, ove almeno un coniuge è cittadino sammarinese, da gennaio a dicembre 2012, sono stati 203, di cui 80 (39,4%) celebrati con rito religioso, 114 (56,2%) con rito civile, mentre per 9 matrimoni non è stato dichiarato il rito. Nel quinquennio 2008-2012 il numero totale dei matrimoni è oscillato tra i 202 e i 238 riti, prediligendo in modo costante il rito civile con un picco massimo di 152 riti nel 2009. La percen-tuale di matrimoni celebrati in territorio è aumentata costantemente fino a raggiungere il valore massimo di 82,44% nel 2011. Considerando i matrimoni per differenza di età degli sposi, nella maggioranza dei casi l’età maggiore è quella dello sposo (38,7% dei casi totali), i casi in cui, invece, l’età maggiore è quella della sposa sono l’11,2%, a fronte di un 4,9% di casi in cui gli sposi hanno la stessa età.
Negli ultimi dieci anni, sono aumentate le separazioni per i matrimoni con rito civile del +26,1%, mentre sono diminuite le separazioni per i matrimoni con rito religioso del -20,5%. A fronte di un numero totale di 676 separazioni totali, 315 casi (46,6%) hanno situazioni con figli minori coinvolti.
Il numero totale dei divorzi nell’ultimo decennio è pari a 645, il 60% riguarda i matrimoni religiosi, mentre il 40% circa i matrimoni con rito civile. Il totale dei casi in cui ci sono figli minori coinvolti ammonta a 204, figli che per il 43,7% hanno un’età compresa tra i 10 e i 14 anni.
Esaminando la serie storica, si è constato che diminuiscono i casi in cui i figli sono affidati solo alla madre, a fronte di un aumento degli affidamenti in cui entrambi i genitori sono coinvolti.
Le famiglie ammontano a 13.880 unità, con un numero medio di componenti pari a 2,34. Territorialmente 10.571 abitanti sono residenti a Serravalle, che si conferma il Castello più popolato, mentre il Castello che ha fatto registrare il maggior incremento proporzionale di popolazione, rispetto a dicembre 2011, è Chiesanuova con un incremento del 2,3% (+24 unità); San Marino è invece il castello in cui si è verificato il maggior decremento proporzionale nell’ultimo anno, -1,0% (-44 unità).
I sammarinesi residenti all’estero nel 2012 sono 12.764 di cui 5.155 maschi e 7.609 femmine; in modo par-ticolare sono residenti in Italia (5.675 individui), negli U.S.A. (3.124 individui), in Francia (1.953 individui) e in Argentina (1.638 individui).
Se consideriamo gli immigrati, notiamo che dal 2008 al 2012 il numero totale degli immigrati annui ha una tendenza negativa, passando da 390 nel 2008 a 364 nel 2012 (variazione rispetto al 2008: -6,67%). A di-cembre 2012 il paese di provenienza della maggior parte degli immigrati è l’Italia (309 immigrati), a seguire gli U.S.A. (6 immigrati) e la Romania e l’Argentina (5 immigrati). Osservando l’istruzione, aumentano gli immigrati con la Licenza Media Inferiore (+19,3% rispetto al 2008), mentre calano coloro che possiedono la Laurea (-27,3% rispetto al 2008) e il Diploma di Maturità (-21,6% rispetto al 2008).
• Imprese
Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, a dicembre 2012, è pari a 5.307 unità, – 5,4% su dicembre 2011. La maggior parte dei settori registrano un decremento numerico, ma il picco negativo si raggiunge nel settore “Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese”, con una variazione di -172 unità in un anno, pari al – 8,5% del settore, seguito da “Commercio” (-59 unità pari al -4,0%) e da “Industrie manifatturiere” (-47 unità pari al -9,2%). Da segnalare anche il decremento nei settori “Attività finanziarie” con -19 unità (-19,8%) e “Trasporti e comunicazioni” con -16 unità (-9,1%).
A dicembre 2012 la forma giuridica più diffusa è quella societaria con 2.919 unità, -289 unità rispetto a di-cembre 2011, sono inoltre presenti 502 imprese artigianali (-3), 162 imprese industriali (-11), 430 imprese commerciali (–17), 736 attività libero professionali (-2); le cooperative sono 73 (-1) e i consorzi 7 (-1).
Nel 2012 il castello che ha il numero maggiore di imprese al proprio interno è Serravalle con 2.447 imprese (-171 rispetto al 2011), seguito da Borgo Maggiore con 819 imprese (-11) e San Marino con 706 imprese (-43). Sia nel castello di Serravalle che nel castello di Borgo Maggiore, il settore che registra una maggiore presenza è quello delle attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese, rispettivamente con 994 e 288 imprese; nel castello di San Marino, invece, il ramo con più imprese è il commercio (314 imprese).
Consultando serie storiche decennali (2003-2012), si è potuto constatare come il numero totale delle im-prese è aumentato in modo costante fino al 2008, giungendo a 6.464 imprese, per poi, diminuire negli ulti-mi anni e registrare un decremento di 1157 imprese. In modo particolare, il calo maggiore si è registrato in quelle imprese che avevano un numero di dipendenti pari a 0 (-1.001 imprese, pari al -25,15% sul 2008). Le imprese sul nostro territorio sono caratterizzate da un numero esiguo di dipendenti, infatti il 94,93% del totale delle imprese ha meno di 9 addetti, di queste il 56,43% ha un numero di dipendenti pari a 0.
“Attività immobiliari, informatica, servizi alle imprese” e “commercio”, rappresentano i settori che hanno registrato negli anni il maggior incremento in termini numerici fino al 2008, infatti, i primi ebbero un au-mento di 951 unità (pari al 62,9%), mentre i secondi aumentarono di 338 unità (pari al +25,1%).
Sempre le “attività immobiliari, informatica, servizi alle imprese” e il “commercio”, sono i settori che hanno maggiormente risentito dell’attuale situazione economica, negli ultimi cinque anni, di fatto, il settore delle attività immobiliari, informatica, servizi alle imprese ha perso 611 attività (-24,8%) mentre il commercio, ha perso 259 imprese (-15,4%). Da non sottovalutare anche il settore dell’industria manifatturiera, che nell’ultimo quinquennio ha perso complessivamente 167 imprese (-26,4%).
Il ramo di attività economica che negli ultimi cinque anni ha registrato la maggiore riduzione di addetti è quello delle “costruzioni e impianti” con una perdita percentuale complessiva del -24,3%, a seguire il settore delle “industrie manifatturiere” con un -17,1% e il settore delle “attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese” con un -9,3%. A fronte di queste diminuzioni, ci sono rami che, al contrario, negli ultimi cinque anni hanno manifestato variazioni percentuali positive, quali “sanità e assistenza sociale” con un +63,8%, “istruzione” con un +31,6% e “alberghi e ristoranti” con un +21,8%.
• Turismo
Nell’anno 2012 l’afflusso turistico è stato pari a 1.869.393 visitatori (-8,3% rispetto all’anno precedente); in modo particolare, il mese di dicembre ha fatto registrare una diminuzione del -12,6% rispetto allo stesso mese del 2011. Avendo a disposizione una visione completa dell’anno, è interessante osservare come il calo maggiore di visitatori si sia registrato nel mese di febbraio (-54,8% rispetto all’anno precedente), la cui causa è completamente da attribuirsi alle eccezionali nevicate che hanno interessato il nostro territorio nei primi mesi dell’anno.
Purtroppo, anche i mesi estivi di Giugno, Luglio e Agosto hanno registrato una minore affluenza di turisti rispetto agli stessi mesi del 2011, rispettivamente del -12,8%, -8,0% e -15,7%. Complessivamente, la ridu-zione dell’afflusso turistico dei mesi estivi è pari al -12,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
• Trasporti
A dicembre 2012 il totale di veicoli circolanti in Repubblica è di 56.119, mentre i veicoli immatricolati nel 2012 sono complessivamente 3.647 (-9,7% rispetto al 2011): di cui 2.642 sono autoveicoli (-11,0%), 1.264 nuovi e 1.380 usati, 707 sono cicli e motocicli (- 8,7%) e 298 sono mezzi di lavoro (-1,0%).
• Occupazione / disoccupazione
A dicembre 2012 le forze di lavoro complessive sono pari a 21.830 unità di cui 12.112 maschi (55,5%) e 9.718 femmine (44,5%); rispetto a dicembre 2011 si evidenzia un decremento di 220 unità (-1,0%).
I lavoratori dipendenti sono 18.612 (85,3% della forza lavoro), 1.886 sono lavoratori indipendenti (8,6%) ed infine, 1.332 sono i disoccupati totali (6,1%), di cui 1.022 sono disoccupati in senso stretto.
I lavoratori dipendenti del settore privato (14.653 unità, di cui 8.730 maschi e 5.923 femmine ), da dicem-bre 2012 a dicembre 2011 sono diminuiti complessivamente di 353 unità (-2,3%); la diminuzione più consi-stente risiede principalmente nel settore “manifatturiero” (-204), seguito dal settore “attività finanziarie” (-73). Nel Settore Pubblico Allargato i lavoratori sono 3.959 (-38 rispetto a dicembre 2011), di cui 2.329 femmine e 1.630 maschi. Le diminuzioni più consistenti si sono registrate nell’Istituto di Sicurezza Sociale (-18).
A dicembre 2012 i disoccupati totali ammontano a 1.332 unità (+217 rispetto a dicembre 2011); di questi, 1.022 sono disoccupati in senso stretto (+235 rispetto a dicembre 2011), ovvero coloro che si rendono im-mediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Per questi ultimi, in particolare, la fascia di età che conta il maggior numero di disoccupati è quella dai 20 ai 29 anni, così come per i disoccupati totali. Per entrambe le categorie di disoccupati il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità. La percentuale di disoccupati laureati è pari al 13,6%, per i disoccupati totali (181 unità) mentre per quelli in senso stretto è l’ 11,2% con 114 unità.
Nel decennio 2003-2012, per quanto concerne il grado di istruzione dei lavoratori dipendenti nel settore privato, si è riscontrata una diminuzione nel numero di lavoratori che sono in possesso della licenza ele-mentare (-29,0% sul 2003), a fronte di un aumento del numero di coloro che, invece, possiedono il diploma di maturità (+22,9%) e la laurea (+53,6%). Stesso discorso vale anche per il settore pubblico, dove i lavoratori che possiedono la licenza elementare sono diminuiti del -77,3%, mentre coloro che possiedono il diploma di maturità e la laurea, sono aumentati rispettivamente del +7,1% e +25,5%.
Negli anni presi in esame il titolo di studio più frequente nei lavoratori dipendenti, sia del settore privato che del settore pubblico, è la licenza media inferiore e il diploma di maturità.
Considerando i lavoratori indipendenti possiamo giungere alle medesime conclusioni.
Premesso che il numero dei disoccupati totali è aumentato negli ultimi dieci anni del 112,1%, se conside-riamo i disoccupati in senso stretto per grado di istruzione, la variazione maggiore in termini numerici a partire dal 2003, si registra su coloro che sono in possesso del Diploma di Maturità con un aumento di 259 disoccupati, mentre l’aumento minore si registra con coloro che sono in possesso della Laurea, con soli 57 aumenti.
Entrando un po’ più nel dettaglio dei titoli di studio, tra coloro che possiedono il Diploma di Maturità, il numero maggiore di disoccupati in senso stretto per l’anno 2012 ha il diploma di Ragioneria (104 disoccu-pati), a seguire Liceo Scientifico (30 disoccupati) e Geometri (26 disoccupati).
Tra coloro che possiedono una Laurea, invece, il numero maggiore di disoccupati in senso stretto ha una Laurea in Psicologia (9 disoccupati), a seguire Scienze politiche, Economia e Commercio e Scienze della Formazione Primaria (con 8 disoccupati).
Dai dati sulle iscrizioni totali e plurime nelle liste di avviamento al lavoro, nell’ultimo decennio, l’incremento maggiore di iscrizioni si è registrato nelle liste della Manodopera generica (+1.027 iscrizioni) e degli Impiegati generici (+272). Mentre, l’incremento minore di iscrizioni riguarda la lista delle Scuole elementari con un aumento di +17 iscrizioni. L’unica lista che riporta un decremento del numero di iscrizioni è quella denominata ” Albergo mensa/servizi mensa” con -23 iscrizioni.
I tassi medi annuali registrano un peggioramento della situazione lavorativa, infatti, considerando sempre gli ultimi dieci anni, aumenta il tasso di disoccupazione totale di 2,83 punti (giungendo fino al 6,95%) e au-menta anche il tasso di disoccupazione in senso stretto di 3,12 punti (per arrivare fino a 5,23%). Di conse-guenza, diminuisce il tasso di occupazione totale di -1,49 punti (che a dicembre 2012 è del 94,36%).
Discorso a parte, ma che merita comunque di essere menzionato, sono le pensioni. Le pensioni totali per l’anno 2012 ammontano a 9.444, di cui: 1.528 sono pensioni per superstiti e pensioni sociali, 6.354 sono pensioni di invalidità e vecchiaia (ex lavoratori), 1.308 sono pensioni privilegiate (infortuni, malattie professionali e reversibilità) ed, infine, 254 sono le pensioni che rientrano nella categoria “altri”.
A partire dal 2003, il numero totale delle pensioni è aumentato del 30,5% e la tipologia che ha registrato il maggior accrescimento è stata quella delle pensioni di invalidità e vecchiaia (con un incremento del 37,3%), a seguire superstiti e pensioni sociali (+15,0%) e pensioni privilegiate (+2,0%).
• Prezzi
L’indice generale dei prezzi al consumo a San Marino nel mese di dicembre 2012 è risultato pari a 105,66, con una variazione rispetto a dicembre 2011 del +2,6%. Nell’ultimo anno si assiste ad un aumento considerevole delle voci:
“Generi alimentari, bevande analcoliche” +5,4%
“Abitazione, acqua, energia elettrica” +3,8%
“Abbigliamento e calzature” +3,6%,
“Trasporti” +2,6%,
Le voci “servizi sanitari e spese per la salute” e “comunicazioni” sono le uniche a subire una diminuzione rispetto a dicembre 2011, registrando entrambe una variazione del -0,9%.
• Cassa integrazione guadagni
In termini di importo liquidato, il ricorso alla cassa integrazione guadagni per i primi dieci mesi del 2012 ha fatto registrare un incremento del +20,0% rispetto al ricorso dello stesso periodo nel 2011. Nel periodo gennaio/ottobre 2012, 656 aziende hanno beneficiato della CIG (complessivamente 2.500 ricorsi con una media di 250 ricorsi mensili) con un totale di 734.432 ore liquidate per un importo pari a 6.771.208 euro. Nello stesso periodo del 2011 sono state registrate 521 aziende che hanno utilizzato la CIG (complessiva-mente 2.189 ricorsi con una media di 219 ricorsi mensili) con un totale di 597.654 ore liquidate per un im-porto pari a 5.642.902 euro. Relativamente alle cause, l’incidenza delle situazioni temporanee di mercato, in termini di ore liquidate, nel periodo gennaio – ottobre 2012 è pari al 66,1%, mentre nello stesso periodo del 2011 è stata pari 62,1%. In particolare, nei primi dieci mesi del 2012, l’industria manifatturiera è il ramo di attività economica che ne ha fatto più ricorso, con 391.144 ore liquidate che corrispondono al 53,2%”.
Tutti i dati del bollettino di statistica sono disponibili sul sito internet www.statistica.sm