Il 2012 si è confermato essere l’annus horribilis per l’economia e l’occupazione della Repubblica. I dati del bollettino di statistica sono eloquenti: 301 imprese chiuse, 1.332 disoccupati, ricorso alla cassa integrazione cresciuto del 20%. In tale scenario diventa imprescindibile saper cogliere nuove opportunità di sviluppo ed aprirsi anche a investitori esteri interessati a fare business nella nostra Repubblica.
La nostra organizzazione ritiene che sia giunto il momento di dimostrare che San Marino possiede una visione d’insieme dettata dall’autorevolezza e dalla capacità di saper verificare e valutare le opportunità provenienti dall’esterno, sia che esse arrivino dall’Italia, dalla Cina o dal resto del mondo. D’altronde se si vuole assicurare un rilancio ed un futuro all’economia sammarinese, gli investimenti esteri devono divenire la normalità e non l’eccezione. In tale ottica la nostra Repubblica dovrà essere in grado di distinguere quali siano i progetti realmente fattibili e di maggiore interesse, nel pieno rispetto della legalità, della trasparenza e della nostra sovranità.
Considerato lo stato di sofferenza economico e occupazionale descritto dai dati di cui sopra, chiediamo inoltre aggiornamenti circa le tematiche che verranno affrontate nel tavolo tecnico per lo sviluppo convocato dall’Esecutivo per l’8 Febbraio prossimo. Ricordiamo che abbiamo già chiesto un incontro con diversi Segretari di Stato, tra cui il Segretario Iro Belluzzi per discutere della futura riforma del mercato del lavoro, il Segretario Pasquale Valentini in merito al progetto di trasformazione dell’AASS in SPA e il Segretario Claudio Felici per chiedere chiarimenti in merito alla patrimoniale e alla futura riforma fiscale. Il nostro auspicio è che ci si possa confrontare a breve su tali temi e presentare le proposte e le osservazioni elaborate in merito.