Associazione a delinquere. E’ questa l’ipotesi che gira negli ambienti giudiziari in relazione allo scandalo Monte dei Paschi di Siena: secondo i ipm, il management, l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex capo dell’area finanza Gianluca Baldassarri avrebbero truccato i conti dell’acquisizione Antonveneta e di altre operazioni finanziarie nell’ambito di “un unico disegno criminale”. La Procura di Siena, intanto, sta valutando l’ipotesi di un sequestro conservativo di fondi del Monte Paschi di Siena, allo scopo di tutelare i piccoli azionisti: i giudici sarebbero pronti a sequestrare un patrimonio del valore di circa 1,2 miliardi di euro, da mettere in relazione al bond convertibile Fresh, prestito mascherato da ricapitalizzazione contratto con Jp Morgan nel 2008 e grazie al quale fu possibile eludere i vincoli patrimoniali chiesti da Bankitalia e ottenere il via libera all’onerosa acquisizione Antonveneta.