I grossi pesi dell’economia mondiale continuano ad interessarsi a San Marino. Sarà un caso, ma dopo che il tema degli investitori cinesi ha scaldato le pagine dei giornali l’altra faccia della medaglia del potere mondiale incontra un esponente della Repubblica.
I grossi pesi dell’economia mondiale continuano ad interessarsi a San Marino. Sarà un caso, ma dopo che il tema degli investitori cinesi ha scaldato le pagine dei giornali l’altra faccia della medaglia del potere mondiale incontra un esponente della Repubblica. Infatti ieri il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici, Pasquale Valentini, si è incontrato con il Console Generale degli Stati Uniti d’America presso la Repubblica di San Marino, Sarah Craddok Morrison. Tema dell’incontro le relazioni bilaterali fra la piccola Repubblica e la grande Nazione americana, da sempre improntate a grande amicizia e ad una stretta collaborazione in campo internazionale. Il Console Generale Morrison si è innanzitutto felicitata con Pasquale Valentini per l’assunzione dell’incarico di Segretario di Stato per gli Affari Esteri e gli ha consegnato gli auguri del Segretario di Stato americano uscente, Hillary Clinton.
Il Segretario Valentini – afferma una nota della Segreteria di stato – ” ha tracciato al Console Generale una panoramica della situazione sammarinese anticipando le intenzioni del nuovo Governo di proseguire e completare la strada di adeguamento ai nuovi standard internazionali, di ridisegnare una nuova economia, di contenere la spesa e di creare nuove opportunità di lavoro e di investimento per uscire dalla crisi. Valentini ha sottolineato l’importanza della storica amicizia che lega San Marino agli Stati Uniti ed auspicato una sempre più stretta collaborazione nel reciproco interesse.
Il Console Generale Morrison ha confermato l’attenzione del suo Paese verso la piccola Repubblica riconoscendo i progressi compiuti dal Titano verso un nuovo modello economico trasparente ed appetibile ad investitori internazionali seri ed ha assicurato la vicinanza degli Stati Uniti, sia a livello bilaterale che nel contesto delle Organizzazioni multinazionali”.