Peccato solo che il Comune si sia “dimenticato” di ringraziare San Marino: senza il Titano, il Ministro Passera non avrebbe inserito il “Fellini” tra gli scali di interesse nazionale.
Sembra quasi che l’amministrazione comunale abbia voluto rispondere a un articolo, apparso ieri sul nostro sito (e su tanti altro giornali) sulla comunicazione del Ministro Corrado Passera sulla mappa degli aeroporti di interesse nazionale.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia dell’inserimento dell’aeroporto Fellini di Rimini tra i 31 scali di interesse nazionale affidati allo Stato. Si tratta della seconda bella notizia che arriva da Roma nel giro di un paio di settimane, dopo l’inserimento del progetto di riqualificazione di Bellariva (Rimini Waterfront) tra i 28 finanziati dal Piano Città su 457. Rimini consolida il suo rango e la sua credibilità a livello nazionale e ciò è la dimostrazione che, quando la città si presenta con progetti concreti e difende le sue infrastrutture portanti dimostrandole l’importanza vitale per il territorio, ha le potenzialità per un vero rilancio a livello internazionale. L’inserimento del ‘Fellini’ tra i 31 scali principali della nazione è un obiettivo raggiunto grazie all’alto numero di passeggeri (vicino al milione) e allo sviluppo che lo scalo ha avuto negli anni, che ha visto impegnati tutti i soci, pubblici e privati. Si tratta di un successo importante per la città, che sul ‘Fellini’ ha investito e sta investendo parecchio, ritenendolo un asset strategico per lo sviluppo turistico oggi e per infrastrutture come Fiera e Palas ancora di più domani. Questi argomenti sono stati portati all’attenzione del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera in diverse occasioni, dal Meeting del 20 agosto scorso all’incontro a Ecomondo a novembre. In quelle occasioni – per agganciare le risorse nazionali per i progetti di riqualificazione urbana – erano stati presentati al Ministro le linee guide del Masterplan e il dossier sull’aeroporto. Dopo un anno e mezzo di lavoro, i risultati si stanno finalmente concretizzando. Ora però inizia la fase più delicata, nella quale siamo chiamati a non disperdere quanto ottenuto finora. Gli importanti investimenti fatti per adeguare la struttura aeroportuale alle richieste dell’Enac hanno implicato un notevole sforzo a livello economico, ma hanno consentito allo scalo riminese di rientrare tra i 31 aeroporti ‘top’. Questo sforzo non può essere vanificato. Tutti devono fare la loro parte per consentire di superare la grave crisi finanziaria dovuta agli indispensabili investimenti fatti. Adesso sta alla città credere in se stessa”.
Anche noi crediamo che l’aeroporto internazione Rimini – San Marino meriti attenzione. Dispiace solo non leggere alcun accenno al ruolo del Monte….