Tutti sapevano, sembra. Dell’arrivo dei cinesi del Maxdo Group LTD. Sia maggioranza che opposizione in quella calda estate del 2012.
I finanzieri cinesi (da sempre la Repubblica di San Marino ha ottimi rapporti con il colosso economico asiatico) dovrebbero mettere in campo 100 milioni di euro per l’apertura di una banca: dovrebbe diventare una piattaforma operativa per l’Europa. L’ABS nel passato ha sempre dichiarato che la presenza di nuovi e robusti competitor internazionali può diventare un valore aggiunto per il sistema finanziario sammarinese. D’altronde tutto il progetto di sviluppo del settore che è al centro della presentazione del Libro Bianco nello scorso dicembre va decisamente sulla via dell’internazionalizzazione e specializzazione di una futura piazza finanziaria. Dunque, accogliere con attenzione e misura questa opportunità, speriamo che stavolta non si tratti di “brasiliani” come nel caso del Credito Sammarinese ” vestiti da cinesi”, va nella direzione di una sfida che lo stato sammarinese non può non affrontare, se vuole alzare l’asta della capacità di attrazione del sistema paese, se vuole aprire al mondo la propria economia.