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San Marino, imprese: entro fine febbraio la dichiarazione dei rifiuti

da Redazione

La comunicazione riguarda tutti gli operatori che sono in possesso del COE, il codice operatore economico: ogni produttore di rifiuto, dalle banche alle fiduciarie sino alle imprese.

 

di Mirkare Manzi

 

Con il nuovo anno riprende la rubrica dei consigli dell’esperto. Stessa consistenza, ma con una novità: le domande dei lettori. In attesa dei vostri quesiti, i prime due li formula San Marino Fixing. Domande che in questo caso affrontano due argomenti distinti: la casa e le aziende.

Iniziamo dalla prima. Inverno, tempo di freddo e di casa. In attesa delle serate all’aria aperta, in questo periodo dell’anno spesso ci si lascia coccolare dalle mura domestiche. E cosa c’è di meglio di un buon libro davanti a una tazza di tè caldo e un caminetto acceso? Ordiniamo il modello preferito, che arriva a casa. Il caminetto – a bioetanolo, a legna o a pellet – che verrà montato da alcuni professionisti, ha comunque alcuni rifiuti.

Quali sono nello specifico? E quindi, come ci si deve comportare?

Le stufe o i caminetti vengono portati nelle case imballati, e gli imballaggi, una volta finito il montaggio, diventano rifiuti. La maggior parte degli imballaggi è composta da carta e cartone, che verranno poi immessi nei cassonetti appositi (quelli gialli).

Oltre ai cartoni, spesso gli involucri dei caminetti hanno anche una buona parte di nylon e il polistirolo, che sono comunque quasi tutti recuperabili: sono difatti assimilabili alla plastica, e quindi andranno riposti nei cassonetti blu.

Attenzione invece ai rifiuti metallici, come ad esempio viti, ferri di sostegno e placche, che devono essere conferiti al centro multi raccolta dell’AASS a San Giovanni oppure presso un’azienda autorizzata. Una volta compiuto il corretto smaltimento, potrete dedicarvi al piacere del fuoco acceso.

Passiamo ora alla seconda domanda, sulla gestione dei rifiuti prodotti dalle aziende e la scadenza di fine febbraio.

Sin dai primi decreti del 2009 e successivi aggiornamenti, tra i pochi punti rimasti invariati troviamo la dichiarazione dei rifiuti prodotti. Entro il 28 febbraio 2013 ogni impresa dovrà inviare all’UOGA (Unità Operativa di Gestione Ambientale) la documentazione che dovrà contenere tutti i rifiuti prodotti, i rispettivi codici CER e i quantitativi. La comunicazione riguarda tutti gli operatori che sono in possesso del COE, il codice operatore economico: ogni produttore di rifiuto, dalle banche alle fiduciarie sino alle imprese.

Già, ma come si compila il modulo? In attesa degli aggiornamenti – il prossimo mese ci sarà qualche novità – consiglio, a chi non è in possesso di un software gestionale, di iniziare a calcolare, su un foglio di excel, tutti i movimenti di carico e scarico divisi per tipologia, e chiaramente i quantitativi. A fine tabella, l’operatore sarà in grado di leggere quanti e quali rifiuti sono stati prodotti nel 2012, quali le destinazioni (Italia o Repubblica di San Marino), e se sono stati smaltiti o recuperati. La dichiarazione viene richiesta per creare un catasto dei rifiuti più dettagliato, ovvero una mappatura di ogni singolo prodotto. Con il gestionale Gesmalt il lavoro si può svolgere in due click.

Chi volesse sollevare quesiti o suggerire tematiche per i prossimi numeri della rubrica può inviare un’email a info@fixing.sm mettendo nell’oggetto “Rubrica Gestione Rifiuti Beccari Srl”.

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