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San Marino, shopping, i saldi rilanciano i consumi. San Marino Factory Outlet

da Redazione

“La presenza dei clienti è lievemente incrementata rispetto allo scorso anno – racconta Maria Pia Attolini della gestione marketing -. Un dato che sinceramente non ci aspettavamo”.

 

di Alessandro Carli

 

Le immagini che riempiono i telegiornali di questo inizio di 2013 spesso compongono code di persone in fila nei negozi di abbigliamento. Ed è proprio il cosiddetto “vestire” – la persona, la casa – che abbraccia quella magica parola spesso sussurrata, sempre più frequentemente attesa per dedicarsi allo shopping: saldi. In lieve anticipo rispetto all’Emilia-Romagna (una stima dell’Ufficio Economico di Confesercenti Emilia Romagna indica in 291 euro a famiglia il valore medio della spesa prevista per i saldi in Regione, che si potrebbe tradurre in un ammontare complessivo di 579 milioni di euro di vendite), il Titano, nei primissimi giorni dell’anno, ha iniziato le cinque settimane di sconti.

File chilometriche alle casse e tante persone tra i negozi del San Marino Factory Outlet, 40 punti vendita, sconti dal 10% al 60% (per alcune borse Borbonese, mentre Facis arriva sino al 70%; mediamente i tagli sono del 50%) e tradizionalmente una delle grandi tappe dello shopping. “La presenza dei clienti è lievemente incrementata rispetto allo scorso anno – racconta Maria Pia Attolini della gestione marketing -. Un dato che sinceramente non ci aspettavamo. Sul 2012 è cresciuta la presenza del cosiddetto ‘zoccolo duro’, ovvero dei clienti di San Marino e circondario (Rimini, Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena e Ravenna), mentre è calata leggermente quella degli stranieri”. In merito alla SMaC, attualmente non disponibile, Maria Pia Attolini chiarisce che “è in stand by. Abbiamo pensato di creare una categoria ad hoc, con condizioni diverse rispetto a quelle presenti per abbigliamento e calzature in quanto gli outlet hanno comunque margini di guadagno inferiori. Vediamo…”.

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