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San Marino, CDLS: Finanziaria debole sul fronte sviluppo

da Redazione

Finanziaria al centro della Segretaria della CDLS. “E’ una Legge all’insegna dell’incertezza e della provvisorietà: significativa la lunga serie di decreti attuativi che posticipano decisioni importanti e l’assenza di un piano strategico per la crescita”.

Per la Confederazione Democratica “forti interrogativi” solleva la decisione di usare gli attivi dei fondi pensione del 2011, circa 30 milioni, per fronteggiare la crisi di liquidità dello Stato: “Nell’articolo 23 della Finanziaria, viene derubricato a operazione tecnica e di cassa l’utilizzo di risorse che avrebbero dovuto invece incrementare il fondo previdenziale di accantonamento, e quindi investite in maniera più remunerativa dal Consiglio di Previdenza. Ricordiamo che i soldi in questione non appartengono allo Stato ma ai lavoratori dipendenti e alle imprese. Con una evidente forzatura, si è dunque scavalcato il confronto con le organizzazioni sindacali e una possibile e responsabile intesa”.

A questo punto, la Segreteria CDLS “chiede di approfondire un piano di rientro basato su maggiori garanzie, in particolare riguardo la quota di interessi e i tempi per la restituzione delle somme”.

Finanziaria debole su fronte sviluppo. “Tutto è delegato a un prossimo tavolo di confronto in programma per il mese di aprile. Tavolo che avrà come linee guida il cosiddetto allegato Z della vecchia finanziaria. Peccato che il progetto in questione è molto generico sulle nuove strategie di sviluppo economico mentre è molto dettagliato sui tagli alla spesa con una visione stereotipata della Pubblica Amministrazione come freno alla crescita, rischiando peraltro di sovrapporsi al “Gruppo tecnico” competente sulla revisione della spesa.

La CDLS seguirà passo passo il processo di emanazione dei Decreti attuativi affinché rispondano a criteri di equità e rilancia il nodo della Riforma Tributaria: “Senza regole organiche e strutturali sul sistema fiscale si continua a rimanere in una logica emergenziale e sollecitiamo l’esecutivo a riprendere il tavolo di concertazione sulla Riforma”.

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