Il quotidiano sammarinese L’Informazione ha intervistato Pietro Grasso, ex Procuratore Antimafia sceso – o salito se più vi piace – in politica, candidato al Senato per il PD. Grasso parla dei suoi rapporti con il Titano e, su diretta domanda, “benedice” l’ipotesi di una procura antimafia sammarinese.
SAN MARINO – Il quotidiano sammarinese L’Informazione ha intervistato Pietro Grasso, ex Procuratore Antimafia sceso – o salito se più vi piace – in politica, candidato al Senato per il PD. Grasso, che le questioni del Titano le conosce bene, ha risposto anche a domande su San Marino, ricordando i suoi ottimi rapporti di collaborazione con la Repubblica quando era magistrato e assicura che questi rapporti non si interromperanno una volta in Parlamento o addirittura in caso di (verosimili) incarichi di governo.
Piero Grasso, su domanda diretta, parla dell’ipotesi di dare corpo ad una Procura Antimafia di San Marino: “potrebbe aiutare a coordinare il lavoro di tutti i giudici che si occupano di particolari indagini”.
Altri argomenti specifici, le intercettazioni telefoniche e i collaboratori di giustizia: domanda calata nel contesto di San Marino, risposta generale: “Se vogliamo combattere la criminalità organizzata sono due gli strumenti essenziali: le intercettazioni telefoniche e i collaboratori di giustizia. Questi ultimi permettono di capire quello che succede all’interno delle associazioni criminali, le relazioni con l’economia, quelle con la politica e con la mafia stessa”. Una riflessione in più sul rischio dell’abuso delle intercettazioni in uno Stato di 30 mila abitanti, forse sarebbe stata opportuna.
E sulle norme di cui San Marino si è dotata, e dell’accordo con l’Italia la cui ratifica è più vicina che mai rispetto agli ultimi anni, le risposte di Grasso sono in fotocopia: le leggi, gli accordi, non basta scriverli, occorre metterli in pratica. Il dubbio che sul Titano questo venga effettivamente fatto, Grasso ce lo lascia…
