Home categorieComunicati Stampa Rimini, Giovanni Nadiani in “Paesaggi sonori tra la Romagna e l’invel (nessun posto)”

Rimini, Giovanni Nadiani in “Paesaggi sonori tra la Romagna e l’invel (nessun posto)”

da Redazione

Dopo l’originale spettacolino di rianimazione poetica, e performance confessional, del 1° incontro offerto dal marchigiano Luigi Socci, ospite della seconda serata della rassegna diario di borgo sarà il faentino Giovanni Nadiani, che offrirà uno spaccato della sua produzione poetica (spesso di difficile catalogazione) in romagnolo dagli esordi fonosimbolici degli anni Settanta fino ai testi più recenti. Nadiani da sempre cerca di coniugare il suo dialetto ibridato di altre lingue e linguaggi, la lingua da bar di periferia agro-industriale e post-moderno con la pseudo-modernità luccicante. Una contemporaneità che viene colta dalle amaramente ironiche schegge sonore tipiche del romagnolo nel vuoto di paesaggi umani e geografici divenuti un Invel, termine quasi intraducibile, un non-posto quasi metafisico, che sta ad indicare un’assenza di un ubi consistam.

Giovanni Nadiani da molti anni, sfruttando la sua verve satirica e comica, scrive anche per il teatro (attualmente in tournée ‘Leardo, e re’ realizzato con Giampiero Pizzol e Tinin Mantegazza) e per il cabaret (recentissimo è il volume Piadina blues Altre storie da CaBARet, edito da Discanti) ha all’attivo numerose raccolte di poesie, racconti brevi, e CD poetico-musicali incisi con la band Faxtet. Tradotto in spagnolo, inglese e tedesco, ha conseguito diversi premi (Pascoli; Noventa; Marin, ecc.).


Prossimi incontri

 

20 gennaio 2013 h 18,30 Gianni Iasimone – Luca Tognacci

 

17 febbraio 2013 h 18,30 Francesco Gabellini

 

17 marzo 2013 h 18,30 Manuel Cohen

 

Questa prima Rassegna – che abbiamo chiamato diario di borgo – propone una serie di incontri con i poeti e la poesia che non vuole affrontare un tema, un argomento, o la ragione per spiegare un sentimento irrazionale, e nemmeno vuol essere il pretesto per celebrare un urlo individuale o collettivo dissacrante, come del resto, in certe occasioni, la poesia sa benissimo evocare. È una Rassegna che al contrario punta sulla personalità dello scrittore di poesie, sulla sua individualità, originalità e interpretazione del verso: intimista o protagonista, soprattutto libero che attraverso lo sguardo e l’azione del poeta ci coglie impreparati. Conoscenza e ri-conoscenza non solo della persona e personalità del poeta, ma delle infinite possibilità della parola poetica, in specie di quella lingua che si fa corpo sonoro, che ha bisogno di essere detta. Che esige di elevarsi dalla pagina scritta per essere degnamente pronunciata, resa evidente nella sua nuda verità di necessaria, inevitabile presa di coscienza personale e collettiva. I poeti invitati a partecipare alla Rassegna infatti hanno già nel loro repertorio capacità di mettere in scena le loro poesie in forma di originale performance. E proprio la performance sarà il punto chiave della serata. Dunque il poeta anziché solo leggere le proprie poesie è chiamato a dire, sorprendere, sbalordire, stupire, stringere forte e nello stesso tempo accarezzare per indurre chi ascolta a tornare a casa e scrivere prima di dormire nel proprio diario (interiore) ciò che è entrato, ed è rimasto, nell’anima. (d.m.)

una produzione: associazione microcosmus in collaborazione con sala 5×10

con il patrocinio: Comune di Rimini e Provincia di Rimini

ingresso libero

informazioni e prenotazioni:

tel. 3408696502 – 3474867274 e-mail: info@microcosmus.org“>info@microcosmus.org web: www.microcosmus.org

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