I due grandi vecchi della finanza mondiale, Warren Buffett e George Soros, hanno chiesto al Congresso di alzare la tassa di successione che scade il prossimo 31 dicembre.
di Saverio Mercadante
Anche i ricchi non piangono. I due grandi vecchi della finanza mondiale, Warren Buffett e George Soros, insieme a un’altra ventina di super miliardari americani incluso il fondatore di Microsoft, Bill Gates, hanno chiesto al Congresso di alzare la tassa di successione che scade il prossimo 31 dicembre. La proposta di Buffett e Soros prevede un riduzione delle esenzioni a un tetto di due milioni di dollari dagli attuali 5,12 milioni di dollari e l’innalzamento dell’aliquota massima, portandola dal 35% a più del 45%.
“Un aumento strutturato – affermano – in questo modo aumenterebbero significativamente le entrate per ridurre il deficit e finanziare servizi fondamentali”.
Anche i presidenti piangono. Terremoto istituzionale nel paradiso fiscale delle isole Cayman: il premier Mckeeva Bush è stato arrestato presso la sua abitazione dagli agenti dell’unità di crimini fiscali per aver abusato dell’utilizzo di una carta di credito del governo e per essere stato coinvolto in un’importazione di esplosivi nel febbraio del 2012.
Anche i giornali russi non piangeranno più. Dopo che erano state censurate le notizie sulla profezia Maya per la fine del mondo, ecco servita una legge “per la protezione della psiche della popolazione” che impone ai giornali e ai notiziari tivù un tetto massimo del 30% di notizie negative. In Russia ci ha pensato Oleg Mikheev, deputato di un partito filo governativo, che ha subito trovato d’accordo Vladimir Putin: vorrebbe renderla operativa già all’inizio del 2013. I cittadini russi non saranno più provati dai reportage da luoghi di calamità e atti terroristici che dovranno essere privi di immagini e descrizioni di esseri umani, da scene e racconti di maltrattamenti o molestie sessuali, dalle stragi nel Caucaso e le uccisioni di terroristi da parte della polizia, da un ministro corrotto colto in flagrante, o dalle botte della polizia contro gli oppositori di Putin. Orwell? Un dilettante.