Home NotizieMondo IMU: anche la Chiesa dovrà pagare l’imposta municipale unica

IMU: anche la Chiesa dovrà pagare l’imposta municipale unica

da Redazione

preti giacomelli

 

Un po’ a sorpresa – la diatriba, in questi mesi è stata lunga -, anche la Chiesa dovrà pagare l’Imu. Una circolare del Dipartimento delle Finanze risolve in modo definitivo l’equivoco sul 2013 come anno di partenza.

La circolare delle Finanze è però chiara. Analizza il famoso regolamento del ministero dell’Economia, che entro il 9 dicembre diventerà legge, grazie alla complicità del Parlamento. E ne deduce che un conto è il criterio di “proporzionalità” per gli edifici misti, che parte dal 2013. Un altro conto sono i “requisiti generali e di settore” che definiscono le attività “non” commerciali degli enti ed esentano dall’Imu. Questi requisiti valgono già ora. E dunque in presenza di tariffe gratuite o simboliche e comunque non superiori alla metà della media di mercato oppure, nel caso delle scuole, in grado di coprire solo una frazione dei costi, l’Imu non è dovuta perché l’attività non è commerciale. Criteri vaghi e confusi che aprono ad abusi e sconti, ma che nell’imminenza dell’imposta (tra dieci giorni) è difficile rincorrere o simulare. Gli enti che ne sono privi devono pagare, a meno di disubbidienze fiscali clamorose. Le Finanze poi ricordano che per essere esentati dall’Imu, gli enti devono cambiare i loro Statuti entro il 31 dicembre (utili non distribuiti o reinvestiti nel sociale). Enti ecclesiastici inclusi, seppur privi di Statuto, che dovranno stilare un regolamento nella forma della scrittura privata registrata.

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