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San Marino, comunicazione ONU sul cambiamento climatico

da Redazione

Il Rapporto è il risultato del proficuo lavoro del Gruppo tecnico di lavoro sui cambiamenti climatici e della Segreteria di Stato al Territorio, coadiuvata dai Dipartimenti, dagli uffici pubblici, con il supporto dei funzionari del Ministero dell’Ambiente italiano.

 

Una conferenza stampa a chiusura di quattro anni intensi. A presenziarla, il Segretario di Stato, Gian Carlo Venturini, che ha ricordato, fra gli ultimi impegni della Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente, la trasmissione della Seconda Comunicazione Nazionale della Repubblica di San Marino al Segretariato della Convenzione Quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici. La Comunicazione dà attuazione agli impegni assunti con l’adesione di San Marino al Protocollo di Kyoto, nel 2009, e fa seguito al primo Rapporto inviato nel settembre 2009.

Il Rapporto è il risultato del proficuo lavoro del Gruppo tecnico di lavoro sui cambiamenti climatici e della Segreteria di Stato al Territorio, coadiuvata dai Dipartimenti, dagli uffici pubblici, con il supporto dei funzionari del Ministero dell’Ambiente italiano. La Seconda Comunicazione, rispetto alla precedente, allarga la base di calcolo delle emissioni a ritroso nel tempo, fino al 2005, e mostra qual è la tendenza in atto. Ciò permetterà di creare un sistema di raccolta dati più efficiente, valutando i punti forti e le debolezze nell’adattamento ai cambiamenti climatici degli anni a venire per quanto attiene l’agricoltura, la sanità e la risorsa idrica.

Fra il 2009 e il 2012 la Segreteria di Stato ha messo in atto tutta una serie di interventi per dare attuazione alla Convenzione ONU. In relazione alla mitigazione del clima, ha perfezionato il quadro normativo di riferimento, per promuovere la diffusione di fonti di energia rinnovabile, anche in riferimento alle misure adottate da altri paesi. E’ recente, poi, la pubblicazione del “Codice ambientale” che ha operato un generale riordino di tutta la normativa in materia di tutela, salvaguardia e miglioramento della qualità dell’ambiente, in linea con gli indirizzi comunitari.

Se da una parte la Comunicazione è un obbligo internazionale, cui ogni Stato aderente alla Convenzione deve ottemperare, dall’altra, sul piano interno, risulta uno strumento utile e privilegiato per la predisposizione di idonee politiche di intervento per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Importante è, poi, l’opera di sensibilizzazione nel Paese, ai fini della costruzione di una coscienza civica dei cittadini; una eco-cultura che proceda di pari passo con l’avanzamento di leggi e normative in materia.

Infine, un accenno all’Accordo quadro di cooperazione con la Regione Emilia Romagna su temi trasversali che riguardano la viabilità, l’ambiente, i rifiuti, la sanità, il turismo ecc. e che verrà siglato appena formalizzati i pieni poteri al Presidente della Regione Emilia Romagna. Una firma che porrà le premesse per rafforzare e accrescere il proficuo rapporto di cooperazione fra il nostro Stato e la vicina Regione.

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