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San Marino, il piatto piange. Il deficit è di ben 43,8 milioni di euro

da Redazione

Sono calde lacrime quelle che rigano i forzieri dello Stato di San Marino. Il bilancio – presentato ieri in prima lettura in Consiglio Grande e Generale, è in rosso di ben 43,8 milioni di euro. Ma secondo Andrea Zafferani (C10) che cita la Commissione Finanza Pubblica per il 2012 il rosso è di ben 103 milioni.

SAN MARINO – Sono calde lacrime quelle che rigano i forzieri dello Stato di San Marino. Il bilancio – presentato ieri in prima lettura in Consiglio Grande e Generale, è in rosso di ben 43,8 milioni di euro. Con il nuovo governo che si deve ancora insediare (con calma, dalle elezioni sono già trascorse quasi due settimane) il testo della legge finanziaria passato al vaglio dell’Aula è soltanto un’ossatura, che dovrà essere riempita di contenuti “politici” dal nuovo esecutivo. Restano però i numeri, la necessità di operare più tagli, la soluzione che pare inevitabile di confermare le varie tasse “provvisorie”, come la minimum tax, l’addizionale Igr e anche la famigerata “tassa etnica” che grava solo sui lavoratori frontalieri. E poi c’è il discorso della cosiddetta “patrimoniale” sugli immobili, legata ad un eventuale decreto dell’esecutivo.

Il dato di massima è molto semplice da leggere. Le entrate diminuiscono sensibilmente, e per il Bilancio previsionale 2013, si tratta di un andamento generalizzato, non legato ad alcuni singoli settori. Non c’è, insomma, qualcosa a cui aggrapparsi. Le minori entrate fiscali sono dovute alla crisi generale, ma anche al rinvio della riforma tributaria e di interventi strutturali (leggasi anche l’introduzione dell’IVA). Questa non è la nostra sintesi, ma quella della relazione tecnico contabile relativa alla legge di bilancio per il 2013 presentato ieri in Aula in prima lettura.

“Il risultato non è pienamente soddisfacente nell’ottica di un pareggio di bilancio entro il 2014”, ha ammesso il Segretario alle Finanze uscente, Pasquale Valentini. Che assicura che proseguiranno le politiche di contenimento della spesa “che coinvolgeranno direttamente anche gli enti pubblici (urrà!, ndr)”, a cui si affiancherà un’azione di spending review. “Grande importanza ha anche la programmazione strategica degli interventi”, ha aggiunto Valentini, ma di fatto tutti gli investimenti hanno subito tagli importanti, dalla SMaC alla promozione del sistema economico.

Ieri in Consiglio Andrea Zafferani (Civico 10), citando la relazione della Commissione di controllo della finanza pubblica, ha contestato la cifra relativa al deficit: il disavanzo – ha spiegato, è di 15,8 milioni di euro per il 2011, mentre per il 2012 la previsione è di 102,6 milioni di deficit.

 

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