Home FixingFixing Elezioni politiche, le scelte dei movimenti: Civico 10

Elezioni politiche, le scelte dei movimenti: Civico 10

da Redazione

Franco Santi: “E’ possibile fare campagne elettorali con pochi soldi usando strumenti a basso costo”.

 

di Saverio Mercadante

 

“Abbiamo dimostrato – afferma Franco Santi, neo consigliere di Civico 10, l’altro movimento che ha sorpreso con la sua importante affermazione (4 consiglieri) – che si possono fare campagne elettorali con pochi soldi usando strumenti a basso costo. La Rete, i social forum, il nostro sito, pochissimi stampati, nessuna cena, nessuno spettacolo, niente aperitivi o feste. Qualche spesa comune come coalizione, niente di più. Il nostro consenso è stato costruito naturalmente anche attraverso i rapporti personali, ma anche su una intensa serie di incontri pubblici sul territorio partendo molto prima della cosiddetta campagna elettorale. Abbiamo approfondito con i cittadini la nostra proposta programmatica riscontrando un certo successo: le sale erano sempre piene durante quegli incontri. Quasi sempre a costo zero, perché sempre convocati in sale pubbliche”. “La partecipazione, il confronto, la dialettica, ha pagato, sfatando quel luogo comune sempre più diffuso che la gente non ha più voglia di partecipare, se ne frega. Non è proprio così, abbiamo constatato. In ogni incontro che affrontava un argomento specifico abbiamo sempre accolto le indicazioni del dibattito che poi sono entrate nella nostra proposta elettorale. Allo stesso modo nel nostro sito, molto importante è stato il contributo dei commenti alle nostre proposte programmatiche. Per la nostra campagna elettorale, abbiamo di fatto speso meno di diecimila euro. Quattro mila, come promesso, gli restituiamo alla Reggenza per la creazione di un fondo di solidarietà. Avevamo un budget di 15.000 euro. I soldi provenivano dai contributi elettorali che Andrea Zafferani ha avuto uscendo da Alleanza popolare”.


Come verranno spesi i contributi statali alla lista?

 

“A livello organizzativo stiamo valutando aprire una sede stabile e di avere un funzionario in pianta stabile che segue l’attività del movimento. Ancora non abbiamo ragionato, valutato, su come utilizzare il contributo complessivo dello stato al movimento. Sarà, credo una cifra considerevole. Tra l’altro dobbiamo fare valutazioni anche a livello politico. Il mio auspicio, è nella direzione della costituzione di un gruppo unico in Consiglio con le altre liste di opposizione, e questo cambierebbe l’erogazione dei contributi. Non posso darle una risposta precisa, ma la nostra lista con quattro consiglieri dovrebbe avere dallo Stato, circa 100.000 euro, al di là dei contributi per i gettoni di presenza dei consiglieri. In ogni caso, siamo assolutamente convinti che sia necessario un radicale ridimensionamento dei contributi dello stato ai partiti. Va modificato completamente il meccanismo, ci sembra molto fuori luogo, la politica si fa diversamente. Noi vogliamo far partecipare le persone non ogni cinque anni, ma tutti i giorni. Abbiamo dimostrato che i cittadini hanno voglia di esserci, di dare il loro contributo. Dobbiamo far crescere questa onda, partendo dal rinnovamento della classe dirigente. Non possiamo tradire le aspettative che sono state riposte su di noi. E’ stato un certamente un risultato al di sopra delle aspettative. Non tanto in termini numerici senza ogni dubbio molto importanti, ma soprattutto per la forza della richiesta di un cambiamento non più rinviabile. La politica, deve fare ancora parecchia strada per superare queste sabbie mobili”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento