Si parla sempre più spesso di “digitale”, di innovazione, di tecnologie avanzate. Parole forti, che troppo spesso diventano poco più che slogan. Non alla terza edizione di “Summit”, evento dedicato all’approfondimento e alla diffusione di quali possono essere i vantaggi della applicazione di tecnologie digitali nelle modalità di innovazione del prodotto, dei processi e dei modelli di business. Con un obiettivo estremamente concreto: aumentare la competitività del “made in Italy”.
Strumento privilegiato la presentazione di casi industriali di successo o di particolare interesse, concrete dimostrazioni di come sia possibile dare vita a “Una nuova rivoluzione industriale” (questo il titolo della edizione 2012 del “Summit”) applicando le tecnologie digitali ai modi di produrre.
SCM Group sarà fra i protagonisti del convegno, che si svolgerà il 21 novembre 2012 al Musil-Museo dell’Industria e del lavoro di Rodengo Saiano (Brescia).
Federico Ratti, direttore tecnico del gruppo, porterà l’esperienza maturata nel PLM – Product Lifecycle Management. Il PLM è uno strumento fondamentale quando si tratta di rendere il sapere “disponibile” ed efficace in un gruppo organizzato in 18 sedi produttive e che vanta 500 ingegneri nella ricerca e sviluppo, 380 brevetti registrati, il 7 per cento del fatturato investito ogni anno nell’innovazione, nella tecnologia e nel know-how.
A “Summit” 2012 sarà possibile ascoltare le testimonianze di Ibm, Luxottica, Siemens, Dainese, Cefriel, Scuderia Ferrari, dell’ Università degli studi di Brescia, dell’ Università dell’Insubria, del ministero dello Sviluppo economico e di Cisco Italia. Moderatore il giornalista Andrea Cabrini di Class Cnbc, canale televisivo di Class Editori.