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San Marino, elezioni. I sindacati: “E adesso si apra il confronto”

da Redazione

“Il risultato – afferma il segretario della CDLS Marco Tura – credo che fosse abbastanza prevedibile. Il voto di opinione si è spostato da AP su altre gruppi politici”.

 

di Saverio Mercadante

 

“Il risultato – afferma il segretario della CDLS Marco Tura – credo che fosse abbastanza prevedibile. Il voto di opinione si è spostato da AP su altre gruppi politici. La maggioranza, a mio parere, è consistente, speriamo ora che siano capaci di fare quello che nel passato non è stato fatto. Mi aspetto che la prima priorità del prossimo governo sia quella di fare la riforma tributaria sulla base dei presupposti che erano stati concordati con le forze sociali. Certamente la legge finanziaria deve essere espletata nei tempi previsti. Ma ripeto, anche per la necessità assoluta di avere relazioni con l’estero in maniera chiara e trasparente la riforma fiscale è assolutamente necessaria”.

“Sul piano dell’interesse del paese – dichiara Francesco Biordi, segretario dell’USL – sono imprescindibili le riforme del mercato del lavoro, la riforma tributaria, la riforma della giustizia che ci permetta di diventare attrattivi rispetto ai potenziali imprenditori internazionali e non solo italiani. Strategica ovviamente l’uscita dalla black list come una Pa efficiente al servizio di questi nuovi investitori. Valorizzazione del merito, delle competenze, della formazione e della trasparenza, l’assistenzialismo deve scomparire una volta per tutte. Dal punto di vista sindacale, ci aspettiamo l’ingresso nelle commissioni”.

“Direi che il risultato era abbastanza scontato – sottolinea Giuliano Tamagnini, segretario generale della CSDL – viste le coalizioni che si sono presentate. Rimangono aperti tutti i problemi economici, sociali e di rapporto con l’estero che avevamo prima delle elezioni. Abbiamo sentito durante la campagna elettorale questa grande volontà di concertazione nella coalizione vincente. Speriamo che sia concretizzata da subito dopo la formazione nel nuovo governo. Ci vogliono confronto e discussione non fughe con approvazione di decreti e leggi che ha scavalcano il confronto con le parti sociali”.

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