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Elezioni a San Marino, i programmi / 2. Nei sogni tanta green economy

da Redazione

Curiosare tra i programmi elettorali delle liste e delle coalizioni è un esercizio che può anche essere divertente. Sicuramente è interessante. San Marino Fixing l’ha fatto per voi. Tutti gli aspetti più interessanti, esclusi quelli economici.

di Loris Pironi

 

SAN MARINO – Curiosare tra i programmi elettorali delle liste e delle coalizioni è un esercizio che può anche essere divertente. Sicuramente è interessante, ed è un lavoro che l’elettore scrupoloso dovrebbe comunque affrontare.
San Marino Fixing l’ha fatto per voi. Esclusi gli aspetti strettamente legati al rilancio economico, che potete leggere CLICCANDO QUI tutti gli altri aspetti – comprese le proposte più singolari, a volte realizzabili, altre volte molto meno – sono invece snocciolati qui sotto.

 

Cittadinanza Attiva

L’analisi impietosa della coalizione Cittadinanza Attiva mette al primo posto il recupero “morale” della credibilità, all’interno e all’esterno del Paese. Un compito certo non facile, che non si dovrebbe esaurire solo con l’impegno delle forze politiche (e non solo in fase di campagna elettorale) ma dovrebbe essere un mantra per tutti i cittadini. Fatta questa premessa, tra le proposte più interessanti di Sinistra Unita e Civico 10 c’è una politica di incentivi per attività turistiche specializzate in didattica e animazione culturale al servizio del turismo della disabilità, degli anziani, e delle scuole, un piano di sviluppo immediato dell’Agenda Digitale (internet gratis per tutti), una sede espositiva permanente della Galleria d’Arte Moderna nell’area Logge e cava dei Balestrieri – Giardino dei Liburni. E ancora un piano di formazione linguistica esteso a tutta la cittadinanza (il buon vecchio bilinguismo), un Piano di riordino e sviluppo del settore finanziario e una vera e propria rivoluzione copernicana della giustizia, con un nuovo Codice di Procedura Penale e l’introduzione delle figure del Pm e del Gip.
In materia di territorio, infine, Cittadinanza Attiva richiede un nuovo Piano Regolatore Generale “a crescita zero”.

 

Intesa per il Paese

Intesa per il Paese punta molto sulle relazioni internazionali e chiede di “aprire una trattativa con l’Unione Europea attraverso la richiesta formale di adesione”, ma anche di riorganizzare il Dipartimento Affari Esteri e rafforzare la presenza negli organismi internazionali. Upr, Ps e Ms puntano il dito contro quella che definiscono una “fallimentare politica estera”, portata avanti nel corso dell’ultima Legislatura. In ambito turismo-commercio fa “notizia” la volontà di “rimuovere i vincoli societari per lo stabilimento di brand prestigiosi o multinazionali”; viene proposto inoltre di introdurre un paniere di prodotti a prezzo agevolato per il mercato interno e la realizzazione di un piano di fattibilità per la costruzione di una tratta ferroviaria che colleghi il castello di Borgo Maggiore con la capitale Città di San Marino. In ambito istituzionale viene richiesta l’istituzione di un Ufficio della Reggenza e viene proposta una sorta di Premiership a tempo, con un primus inter pares che diventi una specie di primo ministro a tempo, in una rotazione semestrale all’interno del Congresso di Stato.

 

San Marino Bene Comune

In certi punti il programma di San Marino Bene Comune è quasi un trattatello filosofico, soprattutto nella sua ultima parte, quando prende in esame lo stato sociale. Venendo alle proposte più concrete, in ambito turistico si propone di promuovere il territorio mediante accordi con i tour operator, tramite grandi eventi e sfruttando le potenzialità della rete (compresi i social network). Per il territorio e le opere pubbliche, la coalizione afferma che “Si darà piena attuazione al Piano Strategico approvato nel dicembre 2011 (l’Allegato Z, ndr) in relazione al quale numerosi lavori sono stati già avviati, altri sono in fase di appalto ed altri sono completamente progettati”. E poi, a volo radente: trovano spazio i giochi della sorte (“Va portato avanti un adeguamento costante della normativa, al fine di garantire la competitività della Giochi del Titano rispetto alla concorrenza esterna”) e va valorizzato il ruolo dell’emittente pubblica radiotelevisiva. Naturalmente già nella premessa viene specificato che “Sicurezza, legalità e contrasto della corruzione sono requisiti indispensabili sui quali la coalizione intende investire”.

 

San Marino 3.0

Non è facile scorporare gli elementi di natura economica da tutti gli altri nello scarno programma elettorale di San Marino 3.0. Detto abbondantemente delle proposte di aprire casinò e case chiuse in territorio quale leva per lo sviluppo economico, ci sono comunque punti che possono essere citati. Innanzitutto una “migliore regolamentazione del prezzo dei carburanti”, compresa una domanda provocatoria: “Perché Livigno e Campione d’Italia non pagano accise e noi, Stato Estero Sovrano, dobbiamo pagarle?”. E ancora la realizzazione di una zona Porto Franco esentasse (solo per gli stranieri), la residenza a persone “facoltose e di rilievo”, tipo Premi Nobel per la Pace o imprenditori attirati dalle sirene di Austria, Svizzera e Montecarlo. In campo ambientale SM 3.0 propone incentivi per chi adotta tecnologie per il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente, la creazione di un bacino idrico sul territorio e, per quel che riguarda il ciclo dei rifiuti, la raccolta differenziata porta a porta e il termovalorizzatore.

 

Rete

Intanto dobbiamo dire che il programma elettorale di Rete è l’unico che propugna la “laicità dello Stato”. Un programma che “tecnicamente” non è un programma di governo deve prevedere anche piccole proposte concrete al di là dei massimi sistemi, e così è. Così una ampia parte del programma punta su temi green: proposte per il trattamento dei rifiuti, per la riduzione dell’invio di materiale cartaceo via posta (un ulteriore aumento delle tariffe postali che vada oltre il già cospicuo salasso attuale), l’utilizzo di veicoli eco-compatibili sulle strade e di libri usati a scuola. L’inibizione dell’uso di acqua in bottiglie di plastica, la “stampa solo biennale dell’elenco telefonico Agenda”, l’incentivo per l’uso di detersivi e granaglie alla spina. Rete vuole inoltre dare vita ad una Banca Mondiale delle Sementi analoga a quella già in funzione da anni nel profondo nord, alle isole Svalbard. In ambito edilizio viene proposto il blocco, ma solo “temporaneo”, della cementificazione, in quello politico stabilisce invece in 13 anni (consecutivi o cumulativi) la durata massima dell’incarico del singolo eletto in Consiglio. Dopodiché a casa, anche se la Legislatura non è finita. Rete propone infine un “Assegno di cittadinanza” per chiunque non sia occupato.

 

Per San Marino

Chiudiamo con Per San Marino, che si propone di contribuire a creare “una nuova San Marino onorata e rispettata”. In un’ottica di “miglioramento del livello culturale dei cittadini”, la lista civica propone iniziative volte a stimolare il bilinguismo, lo studio dell’informatica e la formazione all’estero. In ambito lavorativo vorrebbe ridare centralità al lavoro “attraverso un progetto che preveda un contratto unico per tutti i lavoratori dipendenti” e “la piena e buona occupazione di tutti i sammarinesi”, favorita anche da un processo di “formazione continua”. Chiede l’istituzione del salario di cittadinanza da erogare a partire dai 18 anni e l’erogazione di una indennità per il lavoro domestico, poi però in conclusione afferma che l’epoca dello “Stato Mamma è finita per sempre”. In materia politica, anche Per San Marino concorda con una riforma del Congresso di Stato che istituisca la figura del Presidente, unitamente all’abrogazione del Consiglio dei XII e a una “radicale riforma” delle Giunte di Castello.

 

I PROGRAMMI ELETTORALI / 1

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