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San Marino, l’Expo 2015 è vicina: come metterla a frutto?

da Redazione

A Milano, San Marino può e deve avere un proprio spazio fisico, una vetrina per la propria storia, per le proprie tradizioni, per il proprio territorio.

 

Il 2015 non è così lontano. E neanche Milano, in termini geografici. L’Esposizione Universale del 2015 può essere intesa come un’enorme opportunità per l’intera Penisola: non lo diciamo noi, ma il Premier Mario Monti. E sin qui niente di nuovo. Occorre capire come riuscire a mettere a frutto questa opportunità, un’opportunità che non si limita all’arco temporale dei sei mesi in cui resterà aperta ma comincia oggi, e che può essere colta anche da San Marino. Venerdì scorso nell’ambito della rassegna InConTra, dello Studio Antao, è stato organizzato un convegno intitolato “Verso Expo 2015”. Al dibattito, coordinato dal Direttore di San Marino Fixing, Loris Pironi, hanno preso parte il Segretario di Stato al Lavoro Francesco Mussoni, il Presidente di Expo Village Raffaele Nurra, l’Ambasciatore Mauro Maiani che è stato Commissario Straordinario per l’Expo di Shangai, il Segretario Generale dell’ANIS Carlo Giorgi, il Direttore della Camera di Commercio Massimo Ghiotti, l’architetto Valerio Pradal e Fabio Cavallari, esperto di comunicazione. All’Expo di Milano, San Marino può e deve avere un proprio spazio fisico, una vetrina per la propria storia, per le proprie tradizioni, per il proprio territorio. Per quello che riguarda il padiglione istituzionale, nel corso della conversazione all’interno della sede di Antao si è potuto apprendere che ci sono due possibili opzioni: la prima prevede l’acquisto di un modulo prefabbricato, di almeno 250 metri quadrati, inserito in un cluster di Paesi, un raggruppamento, non per area geografica bensì a tema. In questo senso il Titano potrebbe essere compreso nell’area identificata come “Bio-Mediterraneo”. L’altra alternativa è l’acquisto di un’area in cui costruire il proprio padiglione. Il costo in questo caso è decisamente più alto, ma anche l’impatto che avrebbe sarebbe sensibilmente superiore. Dando per assodato che San Marino non può non essere presente all’Expo, la scelta tra le due opzioni è affidata alla politica. E che la scelta, una volta tanto, sia lungimirante, auspichiamo noi. La decisione definitiva dovrà essere presa entro i primi tre mesi del 2013: il tempo stringe ma ci sarà un Governo ampiamente insediato a dover compiere una scelta.


Cos’è (e cosa non è) l’Expo

 

Cos’è l’Expo l’abbiamo chiesto a chi l’ha vissuta in prima persona, ovvero all’ex Commissario Mauro Maiani. “Intanto diciamo cosa non è un’Expo. L’Expo non è una fiera campionaria, piuttosto è un modo di presentare il proprio Sistema Paese. È un appuntamento che dura sei mesi in cui è importante essere attivi, in cui l’istituzionalità rappresenta una componente importante e in cui è fondamentale organizzare eventi e iniziative”. All’Esposizione Universale del 2015 hanno già confermato la propria presenza 107 Paesi, si attendono 20 milioni di visitatori di cui l’80% almeno italiani.


Opportunità per le imprese

 

Raffaele Nurra, Presidente di Expo Village, ha spiegato che i grandissimi investimenti, le multinazionali, tolgono spazio alle piccole e piccolissime imprese. Ovviamente. Ma valorizzare i territori, gli uomini, le imprese, è possibile, costruendo un percorso – ed è ciò che si propone di fare Expo Village – tagliato su misura. Un messaggio verso il quale hanno dimostrato interesse sia ANIS sia Camera di Commercio.

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