Home categorieComunicati Stampa San Marino, il silenzio elettorale è d’oro. Anche su Facebook e Twitter…

San Marino, il silenzio elettorale è d’oro. Anche su Facebook e Twitter…

da Redazione

Nei giorni del “silenzio elettorale” la legge vieta “ogni forma di propaganda elettorale con qualsiasi mezzo la stessa sia attuata”.
Le regole per la stampa e per il web sono state condivise da tutte le liste.

Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, ieri in una conferenza stampa, ha illustrato le regole sul “silenzio elettorale” approvate dalla Commissione Elettorale e condivise in una recente riunione da tutti i rappresentanti delle liste che partecipano alla consultazione.

Tali regole riguardano il giorno delle elezioni e il sabato precedente, dare all’elettore il tempo di metabolizzare le informazioni e sollecitazioni ricevute in campagna elettorale, e tutelare la sua libertà di voto da condizionamenti dell’ultimo minuto.

Sono state riportate in una nota, inviata a tutti i partiti e trasmessa anche agli organi di stampa, le indicazioni che la Commissione Elettorale ha formulato per rispondere alle richieste rivolte da liste candidati e mezzi d’informazione fin dall’avvio della campagna elettorale.

In questo modo, la Commissione Elettorale si è fatta carico di prevedere anche per il web così come per gli organi di informazione, soluzioni aderenti alla legge, che vieta nei giorni del silenzio “ogni forma di propaganda elettorale con qualsiasi mezzo la stessa sia attuata” (art. 1 Legge 36/1997). Soluzioni che le stesse liste hanno ritenuto rispettose anche della grande libertà di cui godono gli ambienti della comunicazione tecnologica come Facebook.

La norma citata è l’unica al riguardo mentre non ce ne sono di specifiche per mezzi di informazione e web. Per entrambi gli ambiti sono stati utilizzati il buon senso e la cosiddetta “interpretazione analogica” visto che il divieto riguarda appunto qualunque mezzo e forma di propaganda.

La legge sulla campagna elettorale è del 1997 e sicuramente andrebbe aggiornata sotto diversi profili. Quanto meno, si dovrebbero depenalizzare alcune violazioni prevedendo sanzioni pecuniarie al posto delle vere e proprie pene, proporzionare le sanzioni alle violazioni, ammodernare ed integrare la disciplina prevedendo in modo esplicito il ruolo dei media e della rete.

“In questa tornata – ha precisato il Segretario Ciavatta – sui comportamenti ammessi e non ammessi dalla legge, sono state richieste e fornite informazioni così ampiamente e così frequentemente come mai avvenuto e le liste sono sempre state coinvolte su tutte le decisioni relative alla campagna elettorale, in massima parte pienamente condivise”.

Naturalmente anche per il rispetto delle regole sul silenzio elettorale è determinante il comportamento dei singoli e dei partiti. “Ho cercato di favorire il dialogo, il chiarimento, la persuasione rispetto ad una caccia alle streghe che a volte ha animato le forze politiche tra loro anche per questioni tutto sommato non rilevanti” ha continuato il Segretario per gli Affari Interni.

Giocoforza chiedere ai diretti interessati di rispettare le regole, peraltro condivise da tutte le liste, onde evitare segnalazioni, spiacevoli reazioni da parte dei concorrenti e soprattutto le inevitabili conseguenze di legge.

Infine il Segretario per gli Affari Interni ha consegnato alcuni dati statistici riguardanti il corpo elettorale e la consultazione, che potranno essere utilizzati anche nei giorni del silenzio. Allo stesso scopo, nella conferenza stampa di chiusura della campagna elettorale saranno fornite informazioni utili all’elettore, avvisi inerenti i servizi predisposti per il giorno delle elezioni, ragguagli su come si vota per evitare la nullità della scheda, nonché altri dati e curiosità che potranno essere utilizzate, appunto, anche nei due giorni di silenzio.

c.s.

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