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Esclusiva Fixing: il testo dell’accordo di concertazione del PST

da Redazione

PST generica accende

Il Parco Scientifico e Tecnologico San Marino – Italia “sarà un hub internazionale per gli investimenti”. È scritto nero su bianco nell’accordo tra il Titano e APSTI che l’obiettivo è questo. Ma come arrivarci? San Marino Fixing in edicola questa settimana analizza, in esclusiva, il testo dell’accordo di concertazione che sarà firmato il 6 novembre.

PST generica accende

 

di Loris Pironi


SAN MARINO – Dopo la grande corsa di queste settimane il Comitato di indirizzo strategico per la realizzazione del Parco Scientifico e Tecnologico San Marino – Italia è arrivato quasi al termine di una tappa che APSTI, l’associazione nazionale italiana dei parchi tecnologici, che coordina questa fase dei lavori, ritiene fondamentale: la stesura di un Accordo di concertazione, che dovrà essere sottoscritto da tutti i potenziali sottoscrittori (il termine potenziali è assai importante, in questa fase) e indicare la direzione da seguire nella costruzione del parco.

L’elenco dei potenziali sottoscrittori lo potete leggere nella tabella. La firma del documento, inizialmente fissata per il 30 ottobre, slitterà certamente di qualche giorno: la nuova data prevista è il 6 novembre. Il testo dell’accordo di concertazione invece, la chiave di tutto il complesso progetto, è in fase di bozza quasi definitiva. Proprio in questi giorni le parti in causa possono presentare qualche emendamento o modifiche, che comunque non saranno sostanziali. E oggi San Marino Fixing, in esclusiva, vi racconta cosa comprende questo documento così importante.

 

PREMESSA E METODO

La base giuridica di questo accordo di concertazione è l’accordo di cooperazione stipulato nel 2009 tra i due Paesi interessati, San Marino e Italia; nell’anno in corso il Governo di San Marino ha invece sottoscritto un accordo triennale di collaborazione con APSTI, che attraverso il coordinamento di Polo Navacchio (Pisa) e la collaborazione di manager di altri parchi (Vega Venezia, Friuli Innovazione, Kilometro Rosso) ha portato ad un lavoro che viene delineato ed evidenziato nell’accordo. Nello specifico è stata fatta un’analisi socio-economica dell’area del parco (San Marino, Emilia-Romagna e Marche) conclusasi con tre distinti documenti riassuntivi; è stato stilato un report relativo al profilo funzionale e organizzativo del nascente PST (il documento sarà l’allegato 1 dell’accordo stesso); quindi è stata portata avanti un’attività di concertazione sul modello funzionale e organizzativo del PST, finalizzato a determinare un progetto condiviso di avvio. Sono state istituite quattro commissioni tecniche di lavoro che hanno elaborato – o comunque esaminato e approvato – “specifiche proposte operative” (4 separati allegati) che costituiranno “parte integrale e sostanziale” dell’accordo.


IL PATTO

Ambito territoriale. Qui nessuna sorpresa: le aree territoriali che promuovono il parco sono la Repubblica di San Marino e i territori provinciali di Rimini e Pesaro-Urbino.

Obiettivo generale e obiettivi operativi. In termini generali, il PST vuole contribuire allo “sviluppo di una nuova economia del territorio” che usi l’innovazione “come motore per la crescita di competitività”. Più nel dettaglio, tra gli “obiettivi operativi” c’è lo stimolo alla creazione e allo sviluppo di “nuova impresa ad alto contenuto tecnologico”, a favorire lo sviluppo di aggregazioni e di collaborazione tra PMI hi-tech e con organismi di ricerca. E ancora il supporto della crescita di competitività nei settori tradizionali di territorio, passaggio chiave questo, perché deve mettere a disposizione nuovi prodotti e servizi tecnologici che portino a un effettivo incremento di efficacia, visibilità e non solo. E poi deve permettere di attrarre nuovi investimenti, anche internazionali, facendo leva sulle peculiarità internazionali del parco e sulla rete di competenze di APSTI.

Strumenti. Le ambizioni sono chiare e sono tutte valide. Ma come riuscire a fare tutto questo? Gli strumenti di un PST che vuole diventare, testualmente, un “hub internazionale”, dunque un nodo importante di una rete complessa, è scritto nel testo, saranno definiti in una seconda fase, la “fase esecutiva”. Parliamo del carattere giuridico della società di gestione, il partnerariato, le scelte relative alla struttura fisica del Parco, il piano di investimenti. Tutti i sottoscrittori però concordano che il principio fondamentale deve essere quello dell’autosostenibilità finanziaria, al netto degli investimenti iniziali nelle strutture.

Contenuti. I contenuti del Parco saranno le imprese hi-tech insediate ovviamente, i centri di competenza e i laboratori di ricerca; e ancora tutto quel processo che viene definito “incubazione”, ovvero i servizi e le strutture finalizzate a supportare i primi anni di vita delle idee imprenditoriali. E poi la finanza per l’innovazione, uno dei nodi su cui ANIS ha sollevato alcune perplessità: il servizio potrà essere svolto dal comparto finanziario sammarinese? APSTI ha fatto proposte diverse.

Ambiti applicativi. Anche in questo caso l’accordo demanda la definizione alla seconda fase, quella esecutiva, in cui si delineeranno i settori prioritari. È scritto nella bozza che il Parco avrà una connotazione “semi-specialistica”, in cui tuttavia alcune filiere sono già state individuate, a partire da quella turistica.

Attrazione investimenti. I “contenuti” del Parco sono importanti per attrarre investimenti, ma ci sono altri elementi chiave, individuati nella bozza, a partire da “una normativa dedicata” con agevolazioni fiscali per le imprese innovative e disponibilità di risorse finanziarie per lo sviluppo di progetti innovativi. Il piano sottolinea inoltre la rilevanza del rapporto con l’Università di San Marino in un’ottica di convergenza e complementarietà con i vari soggetti che compongono la filiera dell’innovazione.

Durata. L’accordo, che verrà sottoscritto nei prossimi giorni – su questo punto ormai non ci possono essere dubbi – resterà valido sino all’approvazione del progetto esecutivo da parte del Comitato d’Indirizzo Strategico.

 

PST sottoscrittori TAB

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