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Rosangela Betti, omaggio in bianco e nero a Tina Modotti

da Redazione

Si apre, venerdì 19 ottobre, “Maravee Eros”, un percorso tra passione e riflessione, fotografie, installazioni, video, film e performance.

 

di Alessandro Carli

 

Riscoprire la fotografa Tina Modotti attraverso la sua raffinata arte. Attraverso i passaggi e gli incontri che hanno scandito la sua vita. Il Castello di Susans di Majano si mette il vestito buono: si apre, venerdì 19 ottobre, “Maravee Eros”, un percorso tra passione e riflessione, fotografie, installazioni, video, film e performance.

Un gioco sottile, di ammiccamenti e rimpalli, tra pelle e fiori, bianco/nero e colore, che si srotola lungo il percorso espositivo in uno stretto dialogo tra opere di autori ed epoche diverse. Un omaggio all’eros femminile, mettendone però in scena non solo il corpo bensì lo sguardo. Lo sguardo della donna innanzi all’eros del corpo maschile, tra sviluppo scultoreo e ritratto ambientato

All’insegna di un filo sottile – quale caloroso omaggio alla figura e all’opera di Tina Modotti nel 70esimo anniversario della sua scomparsa – una manciata di grandissimi artisti metteranno in mostra la propria creatività: oltre alla padrona di casa, anche Bigas Luna, Nobuyoshi Araki, David LaChapelle, Franco Fontana, Edward Weston. E la riminese Rosangela Betti. In attesa del taglio del nastro, l’abbiamo intervistata.


Unica italiana alla mostra su Tina Modotti: com’è nata l’iniziativa?

 

“Sono stata contattata da Sabrina Zannier, la curatrice della mostra ‘Eros’, che ha scelto le mie foto dall’archivio del CRAFT del museo di Spilimbergo. Il museo friulano ha una piccola donazione del mio operato, lungo ormai 32 anni e che mi ha portato anche a San Pietroburgo con una serie di foto di paesaggio assieme ai nomi più importante del panorama mondiale di fotografia”.


Ci può raccontare gli scatti in esposizione?

 

“La fotografia si può raccontare: in un click, una storia d’amore…”.


Qual è stata la grande forza di Tina Modotti?

 

“Tina Modotti è stata una guerrigliera, una fotografa, una donna bella e meravigliosa. E’ stata fotografata da Edward Weston. Io sarà con le mie foto vicino a lei e al mio mito Weston: un’emozione indescrivibile. Nella mostra ci sarà anche Araki, che trovo in sintonia con me”.

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