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ANIS: un progetto di rilancio condiviso

da Redazione

Per tutta la giornata di mercoledì 17 ottobre l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese ha incontrato, nella propria sede di via Gino Giacomini, le forze politiche. Incontri separati con le coalizioni e le liste che si presenteranno alle prossime e ormai imminenti elezioni.

 

Per tutta la giornata di mercoledì 17 ottobre l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese ha incontrato, nella propria sede di via Gino Giacomini, le forze politiche. Incontri separati con le coalizioni e le liste che si presenteranno alle prossime e ormai imminenti elezioni.

Nel frattempo, prosegue il confronto che gli Industriali stanno portando avanti con le altre associazioni di categoria e con gli ordini professionali, nello specifico USC, USOT e UNAS, Avvocati e Commercialisti, per mettere a punto una proposta comune che vada oltre il proprio “Progetto San Marino” e diventi la proposta ufficiale della società civile per il rilancio della nostra Repubblica. Un piano prospettico che, negli auspici di tutti, a breve verrà presentato formalmente.

Tornando agli appuntamenti di mercoledì, nel corso della mattinata ANIS ha incontrato, nell’ordine, la coalizione Bene Comune, la coalizione Cittadinanza Attiva e il Movimento Per San Marino. Nel pomeriggio invece il confronto è proseguito con il movimento Rete e la coalizione Intesa per il Paese. Unici assenti, giustificati, gli esponenti di San Marino 3.0 che hanno chiesto di posticipare l’incontro ad altra data.

Nel corso di tutti gli incontri, il Presidente ANIS Emanuel Colombini ha illustrato il “Progetto San Marino” alle varie liste o coalizioni, che a loro volta hanno presentato una sintesi del proprio programma elettorale.

“È stato un confronto interessante – fanno sapere da ANIS – da parte di tutti gli interlocutori è diventata palese la necessità di cambiare metodo. Rilevante, in alcuni casi, la coincidenza di idee sul metodo di lavoro da utilizzare per passare dalle parole ai fatti”.

Il “Progetto San Marino” di ANIS, in estrema sintesi, parte da un’analisi dettagliata dei gap da colmare, mette in cima cinque priorità assolute (legalità, ratifica accordo con l’Italia e uscita dalla black list, messa in sicurezza del bilancio dello stato, riforma del mercato del lavoro e infine parco scientifico e tecnologico), punta alla realizzazione di un progetto strategico condiviso e, soprattutto, specifica come il fattore tempo sia determinante per il futuro del Paese.

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