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San Marino, innovare per crescere: il caso La Splendor

da Redazione

alessandro bollini

Una realtà che si è sviluppata grazie a investimenti in tecnologia e formazione. Alessandro Bollini: “Attenzione alla qualità e servizi ad hoc per il cliente”.

alessandro bollini

 

 

di Loris Pironi

 

Innovazione, investimenti in tecnologia, hardware, software, formazione del personale e valorizzazione di quelle che – con un termine sin troppo utilizzato e che peraltro non amiamo particolarmente – vengono definite risorse umane. Sono tutti elementi, questi, che fanno la differenza. Che possono determinare il successo di un’impresa. In qualunque ambito essa operi.

Attenzione: non stiamo parlando soltanto di quei settori ad alto valore aggiunto, di realtà in cui la tecnologia e i materiali hi-tech rappresentano l’essenza dell’attività stessa. Il concetto, infatti, si può tranquillamente impiegare in tutta la vasta area dei servizi, compresi quelli che, pur essendo assai preziosi – per il cliente privato, per l’imprenditore – ad un’analisi superficiale sembrano non dover richiedere doti o attrezzature particolari.

Di questo concetto offriamo un esempio concreto.

La domanda, provocatoria, è la seguente: ma che innovazione serve per un’impresa che si occupa di pulizie? Come può la tecnologia essere utile in un campo in cui da sempre si utilizzano secchio, ramazza e olio di gomito?

Abbiamo premesso che si tratta di una domanda provocatoria, per il semplice fatto che la rivolgiamo a chi, facendo leva su una sensibilità personale e familiare, investendo in innovazione e formazione, su questi concetti ha saputo costruire una realtà all’avanguardia.

Un’impresa che è cresciuta negli anni ed è diventata un autentico punto di riferimento in ambito multi-service, La Splendor. In premessa specifichiamo che si tratta di un’azienda familiare nata dall’intuizione e dall’impegno di Antonio Bollini, che nell’ormai lontano 1978 fondò la prima impresa di servizi della Repubblica di San Marino nell’ambito delle pulizie e delle tinteggiature. La Splendor negli anni è cresciuta ed oggi si occupa di tutta una serie di attività che vanno dai propri ambiti storici sino ad arrivare ai servizi di edilizia (isolamenti, risanamento pareti, opere in cartongesso, eccetera) e attività particolari, tra cui la cura delle aree verdi, l’articolato settore delle disinfestazioni e persino la gestione dei rifiuti. La parola dunque ad Alessandro Bollini (nella foto), di La Splendor. “Che innovazione si può fare nell’ambito delle pulizie? Intanto diciamo che applichiamo questo principio a tutti i nostri servizi. Comunque, se vogliamo parlare del settore pulizie, che è emblematico, posso dire che un’attenzione ai materiali utilizzati può essere utile per effettuare il lavoro in un tempo sensibilmente inferiore e nel contempo migliorare la qualità stessa dell’attività svolta. Parlo ad esempio dell’utilizzo dei panni in microfibra al posto dei canonici stracci, ma anche dell’impiego di attrezzature ad hoc, preziose in particolare quando si devono trattare ampie superfici. Poi, se parliamo dell’igienizzazione e sanificazione di ambiti particolari come ambienti ospedalieri o laboratori, è tutto ancora più semplice da comprendere. Inoltre uno dei nostri punti di maggior orgoglio è costituito dal controllo sulla qualità del servizio erogato: da diverso tempo e con grande vantaggio per noi e per il cliente utilizziamo software che ci permettono di monitorare che il lavoro venga svolto in maniera corretta e nei tempi prestabiliti. In tutti gli ambiti della nostra attività questo sistema di controllo rappresenta da solo un elemento in grado di fare la differenza”.

La Splendor ha ampliato il proprio raggio d’azione nel settore dell’edilizia: “e non è un caso – aggiunge Bollini – che in tempo di crisi abbiamo assunto personale specializzato nel cartongesso. Anche nel campo dell’edilizia siamo perennemente alla ricerca di nuovi sistemi o materiali che offrano le migliori rese e risultati duraturi”.

Dicevamo che per un’azienda che vuol crescere, il tema della risorsa umana deve essere considerato una priorità. “È fondamentale selezionare personale altamente qualificato e investire nella formazione e nella motivazione. Al cliente dobbiamo offrire la massima professionalità per qualsiasi servizio. Si tenga conto del fatto che, nel nostro settore, l’addetto rappresenta spesso l’immagine dell’azienda, dunque deve lavorare bene ma deve anche avere l’approccio e l’atteggiamento più corretto nei confronti del cliente, con cui si interfaccia direttamente. Un’impresa come la nostra, presente sul territorio, non può permettersi di non puntare sulla qualità, dunque la formazione è una costante, specialmente in alcuni ambiti specifici”. E poi va sottolineata l’importanza della specializzazione: “È proprio così. La figura del tuttofare è anacronistica, la vera forza è nel personale formato e specializzato”.

Come riuscite a coniugare la scelta di fornire un numero sempre maggiore di servizi con la qualità?

“È una questione di approccio. E il nostro approccio è quello di offrire ai clienti che già si servono dei nostri servizi la risposta ad ogni tipologia di problema, il che è importante in un’ottica di fidelizzazione. Grazie all’ottimizzazione delle risorse e dei processi produttivi, agli investimenti in tecnologie d’avanguardia e all’esperienza sviluppata lavorando per il pubblico o per i clienti più grandi, abbiamo la possibilità di essere decisamente competitivi sul prezzo”.
Quindi, per concludere, un’azienda come la vostra che vuole riuscire a crescere nell’ambito dei servizi su cosa deve puntare? “Deve investire in formazione. Deve investire in materiali e in tecnologie. E deve dare la massima importanza al controllo della qualità”.

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