Ora sarebbe necessario fare il possibile per non interrompere il cammino dei fondi comuni di investimento legati alla gestione del risparmio che costituiscono una possibilità concreta di sviluppo per il settore finanziario e l’economia tutta.
Era un giovedì di fine ottobre quando nel lontano 1929 tutto sembrò cambiare a causa del crollo improvviso dei prezzi della borsa. Un crack mai visto prima che portò al fallimento tante imprese e fece perdere il lavoro a moltissime persone. E la crisi che aveva contagiato il mondo intero e che sembrava non avere fine venne superata grazie alle idee condivise di un politico e di un economista che erano rispettivamente il Presidente degli Stati Uniti Roosvelt e l’economista inglese Maynard Keynes. Essi si fecero portatori di un’agenda necessaria e non si lasciarono distrarre dai temi cruciali per la salvezza dell’economia. Anche il catalogo delle cose da fare per il nostro Paese è importante e ciò che più importa è la sua realizzazione. Occorre dunque generare coesione attorno agli interessi comuni di un Paese che giustamente ambisce a diventare piazza finanziaria internazionale. In Giappone quando la Toyota iniziò a lavorare senza magazzino e con il “just in time”, il traffico veniva fermato per consentire ai camion con i materiali di arrivare ai suoi stabilimenti in tempo per non interrompere la produzione neppure un minuto. Il sapere lavorare assieme è infatti altrettanto essenziale dell’innovazione. Ora sarebbe necessario fare il possibile per non interrompere il cammino dei fondi comuni di investimento legati alla gestione del risparmio che costituiscono una possibilità concreta di sviluppo per il settore finanziario e l’economia tutta. Passi avanti ne sono stati fatti con l’introduzione di una normativa ad hoc che risulta essere in linea con gli standard internazionali, ciononostante i fondi sammarinesi non hanno il passaporto europeo, ovvero non rientrano nella categoria dei cosiddetti fondi armonizzati in ragione della mancata adesione di San Marino all’Unione Europea e allo Spazio Economico Europeo. E tuttavia San Marino merita di candidarsi a diventare punto di riferimento internazionale per l’asset management che in questo momento combatte contro l’aumento dei costi che incidono negativamente sulle performance, a dispetto della costante crescita del settore. E’ un problema che gli economisti hanno definito effetto Sisifo, l’eroe dell’Odissea costretto a spingere un masso sulla cima di una montagna, destinato ogni volta a rotolare giù. Ad altre imprese era votato il titano Atlante che dalla notte dei tempi si dice abiti in Repubblica, luogo dal quale sorregge, per il bene di tutti gli uomini, la volta celeste.