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Laboratori del gusto: sei percorsi per conoscere (e preparare) i cibi

da Redazione

Il Consorzio Terra di San Marino sale in cattedra, quando si fa sera (dalle 20.30 alle 23): si apre il 25 ottobre con “Pane, focaccia e fantasia” i nuovi laboratori del gusto, un’iniziativa nata per diffondere il piacere e il valore del cibo.

 

Chi narra di feste e di banchetti vissuti nei secoli dei secoli, ci dice di scalchi, trincianti e coppieri (tutti nobili mestieri), di vino che scorreva a fiumi ad innaffiare montagne di selvaggina e interi vitelli allo spiedo. Vino e carne sono sempre andati a braccetto. ‘Un arrosto senza vino, non vale un duino’. Siamo in molti ad essere di questo parere, io per primo. Io, che conosco il conforto del vino scaturito dalla mia vigna, che non alloggio in stemmate bottiglie ma in panciuti ‘fiaschi’ rivestiti di ‘falaschi’, e non lo vendo. Fedele al detto: ‘pan d’un giorno e vin d’un anno’, non lo lascio invecchiare in barrique, lo offro agli amici e ai clienti, lo bevo insieme a loro. Poiché amo la poesia, dico con Orazio che ‘non potranno piacere né vivere a lungo i versi scritti da bevitori d’acqua…’, e aggiungo con Marziale ‘…se non bevo non canto, ma se bevo, valgo quindici poeti…’. Vino rosso — carne rossa. Sarà per simpatia di colore che stanno così bene in coppia, come un paio di scarpe. Fatto si è, che in molte cotture di carne, il vino c’entra, eccome. Entra nei salumi, nei crostini, nei brasati, negli spezzatini, negli arrosti. Un bel bicchiere di vino vecchio, stacca l’attaccaticcio della rosolatura e lo trascina via con sé, dando vita a uno squisito fondo di cottura. E’ un invito alla riscoperta dei sapori, quello che offre, in questi versi il poeta macellaio Dario Cecchini, raffinato cultore del gusto e delle liriche. Un richiamo sincero a (ri)conoscere i buoni prodotti della terra, della qualità.

Il Consorzio Terra di San Marino sale in cattedra, quando si fa sera (dalle 20.30 alle 23): si apre il 25 ottobre con “Pane, focaccia e fantasia” i nuovi laboratori del gusto, un’iniziativa nata per diffondere il piacere e il valore del cibo. Con una gustosa novità: quest’anno infatti i laboratori, oltre a una parte teorica e introduttiva, saranno dedicati al “fare”. I partecipanti potranno mettere, come si dice, “le mani in pasta”, o meglio, potranno realizzare, con i prodotti del Consorzio Terra di San Marino, alcuni cibi che tutti i giorni ci accompagnano a tavola, come le focacce, i biscotti, il formaggio e un bel pezzo di carne cotto a puntino. Sei le serate previste (massimo 35 partecipanti), tutte a tema e tutte ospitate all’interno della Casa di “Fabrica” (Strada Montecchio, 11): dopo l’appuntamento di fine ottobre, si proseguirà con “Dolce come il miele” (8 novembre), “Un frutto di-vino” (15 novembre), “Liscio come l’olio” (22 novembre), “Dalla padella… alla brace” (29 novembre) e “Il piccolo casaro”, che il 6 dicembre chiuderà il corso. Le iscrizioni termineranno il 20 ottobre (Info: 0549.902617 – www.terradsanmarino.com).  

Il Consorzio Terra di San Marino strizza l’occhio anche alle scuole. Per i giovanissimi studenti sammarinesi sono in programma una serie di laboratori del gusto su misura: un filone didattico e giocoso per avvicinarsi al cuore dell’enogastronomia e delle tradizioni locali.“Dal chicco di grano alle mani in pasta” è un percorso verso la conoscenza dei cereali: i loro semi e le farine che si producono. Ogni studente farà il proprio impasto e stenderà la propria piadina per poi cuocerla e farcirla con la Casatella, un formaggio fresco tipico, ricavato dal latte prodotto negli allevamenti sammarinesi.

Si vola tra i profumi dei prati con “Il fantastico mondo delle api”, un laboratorio che introdurrà i più piccoli nell’organizzazione dell’alveare e nel color dorato del miele: proprietà nutrizionali, la differenze tra il polline e la pappa reale, eccetera.

Un’espressione comunemente utilizzata in casa – “Un filo d’olio” – porterà gli studenti a incontrare l’olivicoltura e le caratteristiche nutrizionali dell’olio extravergine di oliva, oggi accompagnatore di molti piatti ma un tempo anche prodotto di cosmesi, Con “L’officina dei cinque sensi” tutti i prodotti incontrati vengono decodificati e riconosciuti: vista, udito, tatto, olfatto e gusto daranno le indicazioni più corrette per approcciarsi e distinguere le diverse caratteristiche di ogni dono della natura.

Perché, come scrisse Pablo Neruda, “Del mare e della terra faremo pane, coltiveremo a grano la terra e i pianeti, il pane di ogni bocca, di ogni uomo, ogni giorno arriverà perché andammo a seminarlo e a produrlo non per un uomo ma per tutti. La terra, la bellezza, l’amore, tutto questo ha sapore di pane”. Di miele. Di vino. Di formaggio. Di carne. Dell’olio. Del gusto dei prodotti della terra.

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