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Coordinamento Agenda 21 San Marino: un invito alle forze politiche

da Redazione

E’ un impegno anche morale, quello che chiede il Coordinamento Agenda 21 San Marino alle forze politiche impegnate nella tornata elettorale di novembre: un processo partecipato e finalizzato all’elaborazione di decisioni condivise, soprattutto in un momento difficile per la Repubblica di San Marino.

Nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi, il Coordinamento Agenda 21 ha invitato tutte le forze politiche sammarinesi a sottoscrivere formalmente l’impegno di realizzare a San Marino un forum della società civile, allo scopo di mettere a punto un piano di lavoro condiviso per il futuro del paese (il testo dell’invito è disponibile sul sito web www.agenda21.sm).

Nel prezioso progetto “Una mano al Paese” – partito a inizio 2012 – sono emersi due dati contrastanti: da un lato la percezione reale e concreta delle difficoltà del Titano, dall’altro la voglia della società civile di mettersi in gioco per dare un contributo alla progettazione di soluzioni concrete.

Il Coordinamento Agenda 21 San Marino, in estrema sintesi, chiede l’avvio di una serie di percorsi fattibili, progettati in maniera condivisa con gli attori della società civile, in materia di sostenibilità, ambiente e risparmio energetico.

“Le istituzioni politiche della Repubblica di San Marino nel 1992 hanno sottoscritto la Convenzione di Rio de Janeiro, con la quale si impegnavano a realizzare nella nostra comunità un futuro sostenibile nel Ventunesimo secolo mettendo in atto una serie di azioni condivise – spiega Lino Sbraccia, Coordinatore di Agenda 21 San Marino -. In considerazione delle peculiarità di ogni singola comunità, la Convenzione di Rio de Janeiro invitava le autorità locali di tutto il mondo a dotarsi di una propria Agenda. Mentre molte nazioni a livello europeo e mondiale hanno attivato dei processi di Agenda 21 locale, purtroppo nella Repubblica di San Marino ciò non è avvenuto, nonostante nel maggio 2007 un gruppo di Associazioni abbiano promosso un convegno a Domagnano sollecitando espressamente le istituzioni a formalizzare tale percorso, in modo da rispettare l’impegno preso. Il convegno si concluse con una mozione finale di intenti che fu sottoscritta da 23 enti ed associazioni, ma non dalle Segreterie di Stato di San Marino che pur avevano patrocinato l’iniziativa”.

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