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San Marino Winter Jazz Festival: per scaldarsi a dicembre

da Redazione

Alberto Braschi svela a Fixing i progetti futuri legati al San Marino Jazz Festival. A partire dalla conferma dell’edizione “Winter”, in programma l’1 e 2 dicembre prossimi.

Alberto Braschi-Pat Metheny

di Loris Pironi

 

SAN MARINO – Paul Wertico, Kurt Elling, Ornette Coleman, Yellow Jackets, Billy Cobham, Stefano Bollani, Mike Stern, Dave Weckl, Pat Metheny, Chris Potter, Antonio Sanchez, Enrico Rava, Giovanni Guidi, John Scofield. C’è un doppio minimo comun denominatore che li unisce: sono grandi stelle del jazz e, cosa incredibile, hanno calcato il palcoscenico di San Marino. Dopo tre edizioni di altissimo livello il San Marino Jazz Festival è ufficialmente diventato una delle realtà culturali di cui il Titano non può e non deve fare a meno.
Alberto Braschi, Direttore artistico e organizzatore dell’evento (nella foto assieme a Pat Metheny), proprio su Fixing a chiusura dell’edizione di quest’anno aveva anticipato la possibilità di dare vita ad una serie di edizioni invernali, da affiancare a quelle estive. Oggi torniamo a chiedere a che punto siamo con il progetto.
“È un work in progress, ci stiamo lavorando. È chiaro che non è un’impresa facile, ma il nostro desiderio è quello di accontentare tutti quelli, e sono tanti, che pensano che un anno di attesa tra un Festival e l’altro sia troppo tempo. Comunque devo dire che siamo a buon punto, abbiamo già individuato la formula, le date teoriche date, 1 e 2 dicembre, e stiamo lavorando sui nomi da portare in Repubblica. A breve li comunicheremo”.
E la formula quale sarebbe?
“Rispetto al Festival estivo sarà sicuramente un’edizione più ‘light’, con artisti comunque adatti al grande pubblico. Abbiamo scelto il Teatro Nuovo di Dogana perché ci piace ascoltare il jazz a teatro, è un binomio fantastico di cultura musicale. E poi la struttura è bella e con i suoi oltre 600 posti a disposizione si presta bene ad un evento del genere. Vorrei sottolineare inoltre che l’edizione Winter del San Marino Jazz Festival sarà organizzata grazie solo ai partner privati, alle imprese che credono nel progetto e nell’idea che abbiamo, che è quella di portare in Repubblica persone grazie ad eventi di qualità.
Avevate in ballo altri progetti interessanti: la realizzazione del demo dei gruppi che hanno vinto la Jazz competition di luglio e un Cd con le migliori esibizioni live di queste prime tre edizioni del Festival.
“Anche su questo stiamo lavorando. L’idea del Cd è bella ma molto impegnativa, speriamo di riuscire nell’intento. Invece attorno alle promesse del jazz e ai giovani talenti il progetto è ancora più articolato. La prossima settimana andremo in sala di registrazione con i due vincitori della San Marino Jazz Competition FuoriFestival (Lorenzo Bonucci Trio e Giulio Angrisani Quartet, a pari merito, ndr), ma continueremo a valorizzare i giovani e a farli crescere con workshop e competizioni”.
Che rapporto c’è tra San Marino e il Jazz Festival?
“Diciamo che a questo punto siamo ormai ufficialmente inseriti nel circuito dei grandi eventi estivi: ci sono la MotoGp (che però è a Misano Adriatico, sul Titano ci sono solo eventi collaterali ndr), le Giornate Medievali e il San Marino Jazz Festival. E’ un bel riconoscimento di quello che abbiamo fatto finora. Ho già rivolto tramite i social network un ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato e che hanno sostenuto il nostro evento, nei pub, nei cortili, nelle cantine e su Facebook. Ho detto loro che sono orgoglioso del pubblico che ha preso parte alla terza edizione, tremila persone che hanno reso memorabili i concerti, più tutti quelli che hanno visto i ragazzi della Jazz Competition riscaldare il magnifico Teatro Titano”.

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