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San Marino, RETE: trasparenza, ecosostenibilità e IVA al posto della monofase

da Redazione

Il Movimento: netto niet al termovalorizzatore, robusti tagli alla spesa corrente, abolizione delle indennità per i dipendenti della Pubblica amministrazione.

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di Alessandro Carli

 

Nel giorno in cui la Commissione si riunisce per decidere sul caso dei due “under 20” inseriti nella lista di RETE, il Movimento ha presentato – in una conferenza stampa – le linee-guida del programma elettorale. “Non abbiamo timori verso il paletto imposto dalla legge – hanno spiegato -. Non vogliamo forzarla, ma crediamo che debba essere chiarita. Ad ogni modo, Lorenzo e Daniela rimarranno nel movimento”.

RETE – che non ha avuto accesso ai finanziamenti pubblici per la campagna elettorale (circa 2 milioni e mezzo di euro) e che per correre alla tornata di novembre si è autotassata – ha scelto di non unirsi con altri partiti e movimenti che avevono, al loro interno, candidati che avevano già rivestito ruoli politici. Durante l’incontro con la stampa, sono stati esposti alcuni passaggi del documento che RETE intende realizzare. A partire dall’economia e dalla cultura. “Il Paese si deve risollevare: è necessario fermare l’indebitamento. I soldi recuperati potranno essere reinvestiti in settori strategici quali la tecnologia, la ricerca, le energie rinnovabili, la medicina alternativa”. Per il movimento inoltre “il cittadino deve riacquistare un senso civico perduto negli anni con il clientelismo”.

Ma spazio anche al turismo e all’artigianato, magari attraverso una serie di “prodotti made in San Marino, prodotti di qualità certificata, da esportare anche all’estero”. Il Parco Tecnologico “è un problema ancora non risolto: il contenitore è vuoto, ed è necessario capire come riempirlo. Il progetto è certamente importante, ma bisogna tararlo sulla realtà locale”.

Netto niet al termovalorizzatore, robusti tagli alla spesa corrente, un chiarimento all’accusa di essere antipolitici (“Siamo l’altra politica, non l’antipolitica”), abolizione delle indennità per i dipendenti della Pubblica amministrazione, tassazione sulle seconde case, grande apertura all’introduzione dell’IVA al posto della monofase (sempre al 17%). “Il sistema tributario per le imprese è machiavellico. L’IVA non è un costo per le imprese, e con ogni probabilità, rappresenta un elemento di uniformità con gli altri Paesi e una chiave per uscire dalla black list”.

 

CLICCA QUI per la videointervista a Elena Tonnini sulla nascita di RETE.

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