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San Marino, Ente Cassa di Faetano. I confini della storia

da Redazione

Il 550esimo anniversario dell’emanazione della bolla di Papa Pio II. A giugno 2013 un importantissimo convegno sui “Patti di Fossombrone”.

 

di Alessandro Carli

 

“La detta Comunità di San Marino romperà guerra contro Sigismondo Pandolfo, e Malatesta de Cesena delli Malatesti, e loro complici e seguaci et aderenti, e loro terre e sudditi. Detta Comunità di San Marino saranno date in dominio la Corte di Fiorentino, li casteli di Mongiardino e Serravalle come le loro Corti, terreni e jurisdictione, in piede e per terra”. E’ un breve passaggio tratto dal Trattato di Fossombrone della seconda metà del Quattrocento. Gli attuali confini di Stato della Repubblica di San Marino risalgono infatti al lontano 1463 quando, nelle Marche, vennero siglati i Patti di Fossombrone. Nel 2013 ricorrerà quindi il 550esimo anniversario dell’emanazione della bolla con cui Pio II ratificò le clausole di accordi tra la comunità di San Marino e il Cardinale Legato del Papa. In occasione della ricorrenza, Ente Cassa di Faetano – fondazione della Banca di San Marino – avvalendosi della preziosa consulenza scientifica della Società di studi storici per il Montefeltro, organizzerà, il prossimo giugno, una serie di iniziative commemorative, che raggiungeranno il climax in un convegno, che verrà ospitato all’interno della ristrutturata Villa Manzoni. “Si tratta di un grande evento – esordisce Maurizio Zanotti, Presidente di Ente Cassa di Faetano -, un passo importantissimo per i confini di Stato di San Marino. L’idea è nata nel 2011 quando, all’interno del ventaglio delle attività triennali di Ente Cassa di Faetano, il CdA ha deciso di celebrare, attraverso una serie di iniziative che avranno il vertice più alto in un convegno a respiro internazionale, l’anniversario. Il convegno – che vedrà, tra gli altri, anche la partecipazione di Francesco Vittorio Lombardi, di Cristoforo Buscarini e di un importante prelato del Vaticano, quasi a voler sottolineare una volta in più l’importanza dei ‘Patti’ anche per la Santa Chesa – sarà impreziosito da una mostra di documenti e opere d’arte originali, che provengono sia dal territorio che dalle zone limitrofe. Materiali che testimoniano l’eccezionale collocazione storica del Monte nel Quattrocento. Al centro della giornata, troveranno ampio spazio sia le vicende legate ai ‘Patti di Fossombrone’ che una fotografia più allargata sulla realtà sammarinese del XV secolo: il contesto storico e culturale del Titano e i dialoghi con le signorie del tempo”. Nella seconda metà del Quattrocento infatti il Titano si trova a osservare le due grandi potenze delle zone limitrofe: i Malatesta, verso il mare, e i Montefeltro di Urbino. I signori di Rimini sono a ferro e fuoco sia con la Chiesa che con gli Aragonesi di Napoli. I Malatesta infatti vorrebbe una maggior autonomia dallo Stato Pontefice. Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini) promette a San Marino, in caso di vittoria, i castelli situati sul versante riminese. Il territorio della Repubblica di San Marino, inizialmente limitato al solo Monte Titano, nel 1463 si amplia territorialmente, grazie alla sconfitta del Signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta, annettendosi i Castelli di Fiorentino, Montegiardino e Serravalle. E’ il Papa stesso, il 27 giugno 1463, mantenendo fede alla promessa, a emanare la bolla con la quale San Marino riceve in piena giurisdizione i castelli. Nello stesso anno anche la città di Faetano chiede di entrare a far parte del suo territorio. L’alleanza tra Pio II e i sammarinesi fu firmata a Fossombrone in data 21 settembre 1462. Con la bolla pontificia il 27 giugno 1463, Piccolomini confermò le clausole del trattato. Il Trattato di Fossombrone fu firmato fra la Comunità di San Marino ed il Cardinal Niccolò Forteguerri (detto anche il Cardinale Teano), Legato della Santa Sede: il patto stabiliva il dominio dello stato di San Marino sui castelli sottratti ai Malatesta, del territorio conteso con Verucchio e l’esenzione delle tasse per le proprietà di San Marino nel Vicariato di Santacangelo.


Le segreterie di Stato

 

La prestigiosa iniziativa è in attesa dell’alto patrocinio dell’Eccellentissima Reggenza ed è sostenuta dalle segreterie di Stato alla cultura, alle finanze e agli esteri. “Gli approfondimenti culturali che da anni Ente Cassa di Faetano propone – ha sottolineato il segretario ad interim alla cultura, Fabio Berardi – sono temi che si legano in maniera indissolubile alle nostre origini. I confini di uno Stato infatti sono il segno tangibile dei limiti. Credo che l’evento che verrà celebrato il prossimo anno celi anche un messaggio destinato alle giovani generazioni. I ‘Patti’ infatti ci spiegano quello che siamo stati e quello che siamo oggi: la linea che delimita il nostro territorio non è solo un riconoscimento storico, ma anche il segno della nostra sovranità. Si tratta di un documento fondamentale per la nostra Repubblica. Dopo il Placito Feretrano (una copia riscritta nell’XI secolo di un documento originale redatto nell’885: il manoscritto narra di una controversia fra Delto, Vescovo di Rimini, e Stefano, abate di un monastero di San Marino su un certo numero di possedimenti del Titano, ndr), i ‘Patti di Fossombrone’ rappresentano una tra le prime documentazioni che testimoniano la nascita della nostra comunità”. Il segretario Fabio Berardi, parlando di libertà, ha poi ricordato Napoleone. “Bonaparte proponeva che San Marino si spingesse sino al mare. Avremmo tradito il valore della libertà: non si può ferire un paese vicino occupandolo. Non allargarci è stata la nostra fortuna”.

Il Segretario alle finanze, Pasquale Valentini, ha spiegato che “quando l’Ente Cassa di Faetano ha proposto iniziativa alla segreteria, la stessa segreteria era già attiva” in quanto “l’Azienda Filatelica aveva già messo in cantiere un progetto condiviso con l’Italia” per celebrare i 550 anni dei Patti di Fossombrone. “L’evento ci aiuta a capirei rapporti con la Santa Sede e con le zone limitrofe, ma soprattutto com’è nata la nostra autonomia statuale”.

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