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San Marino, Luka Simetovic: Troppe parole nel passato. Chiediamo i fatti

da Redazione

“Ci sono state troppe parole nel passato.  Bisogna ora formalizzare le proposte, chiarire le tempistiche, e poi portare avanti il tutto all’interno di un sistema direi di project management. Così l’imprenditore Luka Simetovic (AD di Hit Medica) commenta il Progetto San Marino dell’ANIS.

di Saverio Mercadante

 

SAN MARINO – “L’approccio è molto innovativo perché è un progetto strutturato su istituzioni e imprese. Si guarda a 360 gradi la situazione sammarinese. Decisiva l’ultima parte relativa alle priorità assolute, le fondamenta del progetto: legalità, ratifica accordo con l’Italia/black list, bilancio dello stato in sicurezza, mercato del lavoro, e parco scientifico e tecnologico. Quest’ultima la vera innovazione, perché bisogna puntare a cambiare l’economia del Paese”. E’ il commento di  Luka Simetovic, amministratore delegato di Hit Medica spa, azienda, dopo la presentazione del “Progetto San Marino” la settimana scorsa nelle sede dell’ANIS. “Ecco, tutto questo deve venire istituzionalizzato. Chiediamo alla politica  – continua – l’impegno concreto per la costituzione di un tavolo di lavoro istituzionale pubblico-privato che nei primi sei mesi della prossima legislatura definisca un progetto strategico per San Marino”.
L’ANIS chiede, ricordiamo, che questi impegni vengano sanciti da provvedimenti dal Consiglio Grande e Generale.
“Ci sono state troppe parole nel passato.  Bisogna ora formalizzare le proposte, chiarire le tempistiche, e poi portare avanti il tutto all’interno di un sistema direi di project management. Siamo rimasti a vent’anni fa, alla carta azzurra. Negli anni ’90 eravamo innovativi, ora siamo indietro. Il monde corre. Chi lavora nelle aziende e si confronta con il mondo si accorge di quanto San Marino sia rimasta al palo. La legalità è una questione decisiva. Che va oltre la reputazione del Paese per coloro che come la nostra azienda, è una multinazionale. Nel mondo delle multinazionali – sottolinea –  storcono il naso quando si ha una sede a San Marino. E’ fondamentale la trasparenza, legalità, e chiarezza su come possiamo operare in Italia e in Europa. L’Italia non è il nostro principale mercato di rifermento. I nostri mercati sono l’Europa, il Brasile, gli Stati Uniti, l’Australia. Dunque, è fondamentale definire i rapporti internazionali. Sino all’altro ieri San Marino era una piccola enclave in Italia. Oggi lo scenario è completamente mutato, la globalizzazione ha cambiato tutto”.

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