Bisogna puntare sulla qualità e alla specializzazione dell’offerta promuovendo le eccellenze del territorio, mettendo in campo investimenti in iniziative di promozione e grandi eventi culturali e sportivi.
E’ dura, sempre più dura. La metà degli esercizi rischia di chiudere. Senza una sinergia di sistema tra pubblico e privato nella gestione delle risorse e delle iniziative il settore rischia il collasso. E’ il grido di allarme lanciato oggi in una conferenza stampa all’Hotel Primavera dai presidenti dell’Usot, Filippo Bronzetti, e del Consorzio San Marino 2000, Stefano Raggi, in occasione della presentazione del Progetto per il rilancio del settore turistico- commerciale. Il progetto prevede interventi da attuare subito entro Marzo – Aprile 2013, investimenti e infrastrutture, iniziative su lavoro, formazione e incentivi all’imprenditoria. Dati piuttosto allarmanti quelli forniti. Il tasso medio di occupazione delle camere d’albergo, da gennaio ad agosto, si è attestato al 43%. Non tollerabile dalle imprese perché il livello minimo di occupazione dovrebbe essere intorno al 65%. Nei tre mesi estivi il calo del settore alberghiero è stato del 4,5%. Ci sono tutte condizioni per quali si può scatenare una “guerra tra poveri”: corsa al ribasso dei prezzi per riempire in qualche modo le strutture. Sofferente anche il settore della ristorazione che mostra nell’ultimo triennio un calo del 25% per cento. Fuori dal centro storico le difficoltà del settore sono ancora maggiori.
Bisogna puntare sulla qualità e alla specializzazione dell’offerta promuovendo le eccellenze del territorio, mettendo in campo investimenti in iniziative di promozione e grandi eventi culturali e sportivi anche specializzati che già hanno avuto successo, come il poker sportivo. Le due organizzazioni rilanciano il tema della Casa da gioco anche se rimane un’utopia essendo San Marino in regime di black list. Attuabile sarebbe invece una seconda sede della Giochi del Titano nel centro storico.