A Times Square c’è un orologio dove gli americani e i turisti di tutto il mondo possono rendersi conto in tempo reale quanto sta crescendo e in che modo il debito americano.
di Saverio Mercadante
A Times Square c’è un orologio dove gli americani e i turisti di tutto il mondo possono rendersi conto in tempo reale quanto sta crescendo e in che modo il debito americano.
Anche l’Economist sulle sue pagine ha il suo contatore, del debito mondiale però. E leggerlo crea una certa vertigine.
Sembra proprio di essere sul ciglio di un monte altissimo dal quale si vede un’immensa parete senza fondo costituita da 48 trilioni di dollari, quarantottomila miliardi di dollari, che da qui a poco diventeranno cinquanta.
C’è un altro orologio che ha iniziato a funzionare nelle stanze delle diplomazie internazionali e in quelle dei comandi militari: conta i giorni della guerra fredda tra Iran e Israele. Baghdad ha messo a punto un nuovo missile in grado di colpire qualsiasi obiettivo in Israele. La Repubblica islamica non arretra di fronte all’esercito più preparato del mondo.
Dotato di una gittata di 1.242 miglia, duemila chilometri circa, il missile battezzato “Meshkat”, che può essere lanciato da una posizione di terra, acqua o aria – è in grado di colpire Gerusalemme e qualsiasi altra città israeliana.
“La Germania dovrebbe o fare da guida nello sviluppo di un percorso di crescita, di unione politica e di condivisione dei problemi, accettando il costo della leadership, oppure lasciare (l’Eurozona) attraverso un accordo amichevole”, ha detto George Soros, in un’intervista rilasciata alla televisione di Reuters, parlando da Vienna.
L’investitore, che divenne famoso scommettendo contro la sterlina nel 1992, ha aggiunto che un’Eurozona libera dalla Germania potrebbe diventare più competitiva nelle esportazioni, grazie a un euro più debole e “latino” guidato dalla Francia. Sul piano di acquisti illimitati di bond annunciato la scorsa settimana da Mario Draghi, Soros ha ammesso che si è trattato di “una mossa incredibile”.