Sui due fronti, la politica dimostra la propria inefficacia e mancanza di lucidità. In Italia quanto a San Marino.
di Loris Pironi
SAN MARINO – Sui due fronti, la politica dimostra la propria inefficacia e mancanza di lucidità. In Italia solo mercoledì 5 settembre, di pomeriggio (pomeriggio!) è ripresa l’attività del parlamento dopo le ferie. Alla faccia del senso del dovere e di chi diceva che se era necessario (come, non lo è?) si poteva lavorare anche a ferragosto. In calendario subito temi fondamentali, come le norme per la navigazione nei laghi prealpini e la ratifica dell’accordo sulle doppie imposizioni con la Mongolia… E arriviamo al dunque della questione sammarinese, in un parallelismo legato a filo doppio. Se l’Italia ancora non ha calendarizzato la ratifica dell’accordo con il Titano quanto inciderà nell’allungare i tempi la crisi di governo innescata prima della pausa estiva?
Rispondendo a un’intervista rilasciata da Carlo Giorgi alla nostra testata, Teodoro Lonfernini, Presidente Pdcs difende però a spada tratta il governo (dimissionario) e tutto il lavoro fatto in questi 4 anni. Ma se in questo tempo non sono state realizzate riforme come quella tributaria o del mercato del lavoro, se il deficit di bilancio aumenta giorno dopo giorno, se le imprese restano in black list, se le prossime missioni di Ocse e Moneyval fanno tremare i polsi, di cosa stiamo parlando?