Home FixingFixing Diario della crisi del 29 giugno 2012

Diario della crisi del 29 giugno 2012

da Redazione

I colossi dai piedi di argilla sino all’altro giorno non potevano fallire. Too-big-to-fail, troppo grandi per fallire, su tutto il pianeta.

di Saverio Mercadante

 

I colossi dai piedi di argilla sino all’altro giorno non potevano fallire.
Too-big-to-fail, troppo grandi per fallire, su tutto il pianeta.
Le banche americane JP Morgan Chase, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley, che hanno responsabilità enormi nell’aver generato questa lunghissima crisi, per la prima volta sentono anche loro il fiato sul collo della Peste della Crisi.
Stanno elaborando documenti per 4.000 pagine addirittura, secondo alcune indiscrezioni, su terrificanti scenari che prevedono la scomparsa delle “Too-big-to-fail”. Sempre dagli Stati Uniti d’America un gigantesco incendio della crisi. Stockton, centro urbano californiano, stabilirà il Primato Nero: sarà la più grande area metropolitana della storia degli Stati Uniti ad essere costretta a fare ricorso all’amministrazione controllata.
E’ fallito ogni tentativo di mediazione con i creditori della città. E così doveva essere. E’ la città con il tasso di pignoramenti più alto degli USA. Secondo quanto riportato dal San Francisco Chronicle, devastante è stato il calo delle tasse sulla casa e di altre voci del gettito fiscale. Non c’è alternativa, ha dichiarato il sindaco Bob Deis al consiglio d’amministrazione della città: “L’unica soluzione è la bancarotta”. In un’intervista a Bloomberg aveva affermato: “Ora come ora siamo a un vicolo cieco. Voglio dire, abbiamo apportato tutti i tagli possibili, ma stiamo finendo i fondi. Abbiamo bisogno di prendere decisioni dure in modo da poter ristrutturare le nostre finanze e andare avanti”.
“L’unico obiettivo che abbiamo facendo ricorso al Chapter 9 è quello di evitare una situazione caotica incontrollata. L’amministrazione controllata ci offre la possibilità di ‘mettere in pausa’. Garantisce che i servizi vengano offerti e fornisce una struttura di protezione tale da evitare di dover rispondere a eventuali cause legali”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento